Passignano, uffici Provincia chiusi sì, ma per festa patronale
PASSIGNANO SUL TRASIMENO – “E’ probabile che lunedì scorso (25 luglio) gli unici a non essersi accorti che a Passignano sul Trasimeno fossero in corso i festeggiamenti per il Santo patrono, San Cristoforo, fossero alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle, che guarda caso, proprio in quella giornata, avevano la necessità ‘di ritirare dei documenti amministrativi’”. A dichiararlo sono i vertici dell’Amministrazione provinciale che si dicono “delusi di leggere che tra le ipotesi formulate per dare una spiegazione all’assenza di personale all’interno degli uffici provinciali non compaia quella più ovvia e scontata, ovvero che i dipendenti in servizio presso la sede decentrata dell’Amministrazione esercitassero il diritto all’astensione dal lavoro, così come riconosciuto dalle norme in caso di ricorrenza del Santo patrono.
Quello che piuttosto lascia sgomenti e increduli – prosegue la nota della presidenza provinciale – sono le modalità che tali utenti hanno scelto per introdursi all’interno degli spazi provinciali, in barba a qualunque norma di comportamento che si possa definire civile. Gli autori del gesto, infatti, come dimostrano in maniera eclatante le immagini che ci si compiace di diffondere in rete, sono entrati nella sede dalla porta di servizio, posta nel retro della palazzina, accessibile esclusivamente dal cantiere di Busitalia, il cui ingresso è interdetto ai non addetti ai lavori. Si ricorda che l’accesso da tale ingresso posteriore è riservato esclusivamente alla Polizia Provinciale, ai dipendenti della Provincia di Perugia e a quelli della Regione Umbria, oltre ai proprietari della stessa sede (ovvero Busitalia).
L’ingresso per gli utenti è posto al primo piano antistante il percorso pedonale, adiacente a Via Europa che però, come già spiegato, risultava chiuso in quanto giorno festivo. A tutela della onorabilità dei dipendenti della sede di Passignano sul Trasimeno – conclude la nota – si chiede a questo punto che il video diffuso dal M5s venga rimosso e siano rivedute le dichiarazioni altamente offensive indirizzate nei confronti dei dipendenti”.
A questa presa di posizione si unisce quella della Rsu che si dice “sconcertata e sgomenta di fronte ad un nuovo gratuito attacco contro i lavoratori pubblici dell’Ente” e si associa alle dichiarazioni dell’Amministrazione “a difesa ancora una volta della onorabilità e correttezza di tutti i suoi dipendenti”.