Nocera Umbra ricorda la medaglia d’oro Fulvio Sbarretti
NOCERA UMBRA – E’ stato ricordato oggi a Bagnara Fulvio Sbarretti, carabiniere medaglia d’oro al valore militare, ucciso dai nazisti il 12 agosto 1944. A rendergli omaggio i vertici dell’Arma dei carabinieri, le istituzioni e tantissimi cittadini, orgogliosi di un nocerino capace di un grande gesto: insieme ai colleghi La Rocca e Marandola si consegnò per salvare la vita a dieci civili. Presenti il Comandante della Legione dei Carabinieri Umbria, Generale di Brigata Francesco Benedetto, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia, Colonnello Cosimo Fiore, Il Vice Questore Aggiunto del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Perugia, Dott. Marco Fratoni, il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Foligno, Capitano Matteo Amoroso, il Comandante del Nucleo Operativo Radio Mobile della Compagnia Carabinieri di Foligno, Tenente Ettore Pagnano, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Nocera Umbra, Maresciallo Capo Davide Tenti, il Sindaco del Comune di Nocera Umbra, Dott. Giovanni Bontempi e il consigliere regionale Andrea Smacchi.
“Rendere onore ai martiri della Resistenza – dice Smacchi – è un modo di risarcire il loro estremo sacrificio, consegnandoli alla memoria come esempio eterno di valore, identità e senso di appartenenza alla Patria. È un dovere, soprattutto da parte delle istituzioni – spiega Smacchi – rendere omaggio a figure come quella di Sbarretti che, insieme ai colleghi La Rocca e Marandola, i cosiddetti ‘martiri di Fiesole’, si consegnarono ai Tedeschi per salvare dieci ostaggi civili che sarebbero stati fucilati nel caso in cui loro non si fossero consegnati al comando nazista entro poche ore. Il loro è un esempio di senso del dovere e attaccamento alla divisa che resta scolpito nella storia”.
Smacchi ringrazia anche “i cittadini, le associazioni, le istituzioni e tutte quelle realtà che contribuiscono a tenere vivo il ricordo di figure così importanti, che hanno contribuito con la vita alla costruzione della nostra democrazia. Ricordare con orgoglio uno come Fulvio Sbarretti – conclude – significa tenere vivi la sua passione e la sua generosità, una luce contro tragedie che non dovranno ripetersi mai più”.