Casa Pound e Forza Nuova imbrattano la città. Bori a Romizi: “sanzionate questi comportamenti”

“I movimenti politici di estrema destra, Casa Pound e Forza Nuova, continuano ad imbrattare periodicamente la nostra città con manifesti affissi in maniera abusiva. In particolare vengono incollati sia al di fuori dagli spazi consentiti: muri di palazzi pubblici e privati, pensiline dei mezzi pubblici, cabine telefoniche, cassonetti immondizia etc. sia sugli spazi commerciali del Comune di Perugia. Ultimo di una lunga serie il manifesto apparso tempo fa lungo le mura dei palazzi tra via Fonti Coperte e via della Pescara, all’altezza dell’impianto semaforico.

Questa situazione costituisce non solo un danno alla città di Perugia, perché si sporcano gli spazi pubblici e comuni abbassando il decoro urbano del nostro territorio, ma anche un danno economico e produttivo per il Comune di Perugia ed i suoi abitanti. Infatti sono tutti i cittadini a dover pagare la ripulitura delle affissioni abusive di Forza Nuova ed i lavoratori del Comune vengono impiegati per riparare i danni arrecati ai luoghi pubblici, invece che poter lavorare per la comunità. ” Il consigliere del PD Bori, nel question time di ieri pomeriggio in Consiglio Comunale, ha chiesto una risposta direttamente al Sindaco Romizi.

Il Sindaco Romizi nel sottolineare “che chi esercita l’affissione abusiva deve essere sanzionato, indipendentemente dall’appartenenza politica”, ha riferito al Consigliere del PD Bori che “la polizia municipale ha provveduto ad effettuare i relativi controlli elevando alcune sanzioni: quattro nel 2011, cinque nel 2012, undici nel 2013, sedici nel 2014, una nel 2015. Questi verbali non risultano ad oggi pagati, né le relative ingiunzioni inviate. Per quelle più datate, pertanto, si è già provveduto all’iscrizione a ruolo, inoltre dove sono emersi violazioni al codice penale, nel 2011 per Forza Nuova e di un caso nel 2015 per Casa Pound, gli uffici hanno provveduto ad effettuare segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per le valutazioni di sua competenza.”

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