“AirSelfie”: un dispositivo per misurare le esposizioni al rischio sanitario da inquinamento atmosferico nella conca
TERNI – Un progetto per misurare le esposizioni al rischio sanitario da inquinamento atmosferico della popolazione ternana. Parte oggi grazie il progetto “AirSelfie”, promosso dall’Ordine dei Medici con il professor Giuseppe Donzelli, ed il supporto di Arpa Umbria.
Alcune decine di cittadini della conca ternana verranno dotati, nelle prossime settimane, di sensori portatili-indossabili, delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, che misurano in tempo reale le concentrazioni di polveri fini che i cittadini inalano, nel corso della giornata, durante il tragitto dei propri spostamenti.
Quel tragitto verrà tracciato attraverso la localizzazione GPS dello smartphone, che invierà le misure via via compiute dal sensore portatile-indossabile al Sistema Informativo Ambientale di Arpa Umbria con il Dr. Paolo Stranieri, gli Ingg. Caterina Austeri e Luca Proietti, il Dr. Marco Vecchiocattivi, che le analizzerà e confronterà con quelle registrate dalle centraline della propria Rete di Monitoraggio dell’Inquinamento Atmosferico.
L’elaborazione di questi dati porterà alla realizzazione e diffusione della ‘app’ AirSelfie alla quale ogni cittadino potrà chiedere quale sia la qualità dell’aria nei luoghi ove si troverà lungo la giornata, avere un’indicazione della sua personale esposizione all’inquinamento atmosferico nel corso degli spostamenti in città o prevedere per le ore successive in quali aree della Conca si avrà una migliore qualità dell’aria.
I dati di esposizione della popolazione così rilevati e sistematizzati serviranno ai medici , agli epidemiologi e alle Istituzioni sanitarie per la loro valutazione di rischio per la salute associato all’impatto dell’inquinamento atmosferico.
I sensori sono frutto di una collaborazione di Arpa Umbria con la più avanzata realtà statunitense nel campo della sensoristica miniaturizzata per l’ambiente: Arpa coinvolgerà le più innovative start-up umbre del settore per promuoverne la crescita in un campo in rapido sviluppo.
Al finanziamento del progetto ha contribuito la Fondazione CARIT.