Ternana, Carbone: “Per lavorare bene in settimana dobbiamo vincere”
Dopo la sconfitta di Cittadella la Ternana ha messo finalmente in cascina i primi tre punti della sua nuova stagione. E lo ha fatto nel migliore dei modi, anche se aiutato indiscutibilmente dalla superiorità numerica di cui ha beneficiato per quasi tutta la durata dell’incontro, mostrando un buon calcio e la concretezza necessaria per portare a casa il risultato. Insomma, la mano del tecnico manager Benito Carbone si comincia a vedere il più soddisfatto non può che essere proprio lui: “Sono davvero felice, sia per i ragazzi che per la città – ha detto il mister rossoverde con un pizzico di emozione – I ragazzi hanno dato la risposta che mi aspettavo giocando con il cuore”. Le sensazioni erano le stesse di Cittadella? “Certamente, ma stasera è andata bene. Abbiamo bisogno di vincere per lavorare bene in settimana”. Tornando al rosso a Crescenzi Carbone ha espresso la sua convinzione: “Ha inciso sicuramente, ma non al cento per cento. Stavamo andando a far gol. La prestazione è stata buona e non abbiamo sofferto più di tanto, probabilmente dovevamo chiudere prima la gara perchè di occasioni ne abbiamo create tante”. Il punto sugli acciaccati: “Falletti aveva una vecchia contrattura e non potevo rischiarlo, mentre Bacinovic è un elemento importantissimo per noi ed era stanco”. Un applauso a questa Ternana che inizia progressivamente a carburare: “Ho una rosa di qualità che ha bisogno soltanto di giocare”. Da un calabrese ad un altro. Sulla panchina del Pisa siede infatti Gennaro Gattuso, che ha raccolto i complimenti del collega (“I toscani sono una buona squadra, farà molto bene”) e ha spiegato: “Benny è un calabrese atipico, è molto più calmo rispetto a me”. Nonostante l’uomo in meno i nerazzurri hanno tenuto il campo più che dignitosamente: “Speravo di rimettere in piedi il risultato ma i ragazzi hanno mostrato spirito di appartenenza. Non mi è piaciuta solo la prima mezzora, quando abbiamo rischiaro di prendere il secondo gol. Contro la Ternana, che ha ottimi giocatori come Di Livio e Falletti, è veramente difficile giocare. Sapevo che si darebbe messa a quattro dietro da ieri, in parità numerica secondo me sarebbe stata un’altra partita”. L’ex milanista e campione del mondo del 2’06 ha svelato un curioso retroscena: “Lo scorso anno potevo venire a Terni, Bronzetti era ancora vivo. C’era una cordata interessata a rilevare la società e si era fatto il mio nome per la panchina”.