La Ternana soffre ma riesce ad ottenere un punto d’oro contro il Bari
SECONDO TEMPO – Con qualche sofferenza di troppo la Ternana riesce a mantenere lo 0-0 e ottenere quindi il quarto risultato utile consecutivo. Un ex, Maniero, ha spaventato più volte i rossoverdi, costringendo Di Gennaro agli straordinari, specie al 43′ quando ha tolto con uno straordinario colpo di reni un suo colpo di testa che pareva destinato in fondo al sacco. Rispetto al derby netto passo indietro quindi per la squadra di Benny Carbone, ma un punticino che fa certamente comodo.
PRIMO TEMPO – È ancora fermo sullo 0-0 il risultato tra Ternana e Bari. Rispetto alle precedenti uscite le Fere, complici anche i diversi cambi di formazione, hanno mostrato una certa involuzione nel gioco rischiando anche di andare sotto soprattutto al 15′ con Fedato, che gira appena fuori un bel cross di De Luca. Serve una chiara inversione di tendenza…
TERNANA (4-3-2-1): Di Gennaro; Zanon, Meccariello, Contini, Di Noia; Petriccione, Valjent, Defendi; Falletti, Di Livio; La Gumina. (Aresti, Cason, Germoni, Sernicola, Bacinovic, Palumbo, Surraco, Battista, Palombi, Avenatti). Allenatore: Carbone.
BARI (4-4-2): Ichazo; Sabelli, Di Cesare, Tonucci, Daprelà; Fedao, Romizi, Basha, Martinho; Maniero, De Luca. (Micai, Cassani, Monachello, Fedele, Furlan, Brienza, Castrovilli, Valiani, Capradossi). Allenatore: Stellone.
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano (Cecconi-Muto).
Dopo la non positiva parentesi del derby per i motivi che tutti sappiamo la Ternana torna il campi per il primo turno infrasettimanale della stagione. Le Fere, reduci da tre risultati utili di fila, sono alla ricerca della continuita giusta per poter puntare in alto. DIverse le novità proposte questa sera da mister Benito Carbone alcune delle quali obbligate: dietro gioca Contini con Valjent che passa in mediana, e Di Noia che invece ritrova il posto di terzino sinistro al posto. A centrocampo torna Petriccione e viene confermato Defendi dal primo minuto Novità anche in attacco dove Di Livio prende il posto di Surraco e La Gumina di Avenatti.