Bastia Umbra, PD attacca M5S
BASTIA UMBRA – Il segretario del Partito Democratico critica aspramente il Movimento 5 Stelle ≪Apprezziamo che di tanto in tanto i locali grillini diano segni di vita≫ afferma Giacomo Giulietti, segretario dem.≪Peccato≫ prosegue ≪ che anziché occuparsi e preoccuparsi dei numerosi problemi della nostra Città e di quello che fa o non fa l’amministrazione comunale, si dedichino a questioni nazionali.
Ci saremmo aspettati qualche parola sulla drammatica situazione economica di Bastia, con esercizi commerciali e imprese che chiudono di continuo.
Ci saremmo aspettati qualche considerazione sulla mancanza di luoghi di socializzazione, con una Piazza che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti e appare sempre più come un campo minato rattoppato.
Ci saremmo aspettati una battuta sulla rotatoria da 700.000€ il cui arredo sta vedendo la luce in questi giorni, comprensivo di pozzo quando ad alcuni cittadini bastioli questa possibilità viene negata.
Ci saremmo aspettati qualche parola su un PRG orientato alla cementificazione selvaggia, anche in zone che rientrano nel vincolo di tutela del cono panoramico di Assisi.
Ci saremmo aspettati qualche parola sul Ponte della Bastiola che divide in due una città e non costituisce solo un disagio per i cittadini, ma un danno economico per le imprese del territorio.
Ci saremmo aspettati un’opposizione ferma ad un sistema di raccolta di rifiuti che continua ad elargire soldi alla Gesenu a scapito dei disagi per i cittadini, anziché votare conformemente alla maggioranza. E ci saremmo soprattutto aspettati una levata di scudi su una questione di moralità politica nell’affidare un incarico al figlio di un consigliere di maggioranza.
Ci saremmo aspettati questo e ben altro. Ma niente. Ci si preoccupa del bonus ai diciottenni e di trovare uno spazio per lezioni sulla Costituzione.
Vorremmo metterla sul ridere, se non fosse altro che queste persone si propongono di diventare amministratori locali e non solo, senza poi però occuparsi e preoccuparsi della realtà che vorrebbero e dovrebbero amministrare. Si vogliono risolvere i problemi delle realtà locali in cui si è eletti o si mira esclusivamente al consenso in chiave nazionale? A Bastia, senza scomodare altre realtà, ci pare più quest’ultima≫.
Ci saremmo aspettati qualche parola sulla drammatica situazione economica di Bastia, con esercizi commerciali e imprese che chiudono di continuo.
Ci saremmo aspettati qualche considerazione sulla mancanza di luoghi di socializzazione, con una Piazza che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti e appare sempre più come un campo minato rattoppato.
Ci saremmo aspettati una battuta sulla rotatoria da 700.000€ il cui arredo sta vedendo la luce in questi giorni, comprensivo di pozzo quando ad alcuni cittadini bastioli questa possibilità viene negata.
Ci saremmo aspettati qualche parola su un PRG orientato alla cementificazione selvaggia, anche in zone che rientrano nel vincolo di tutela del cono panoramico di Assisi.
Ci saremmo aspettati qualche parola sul Ponte della Bastiola che divide in due una città e non costituisce solo un disagio per i cittadini, ma un danno economico per le imprese del territorio.
Ci saremmo aspettati un’opposizione ferma ad un sistema di raccolta di rifiuti che continua ad elargire soldi alla Gesenu a scapito dei disagi per i cittadini, anziché votare conformemente alla maggioranza. E ci saremmo soprattutto aspettati una levata di scudi su una questione di moralità politica nell’affidare un incarico al figlio di un consigliere di maggioranza.
Ci saremmo aspettati questo e ben altro. Ma niente. Ci si preoccupa del bonus ai diciottenni e di trovare uno spazio per lezioni sulla Costituzione.
Vorremmo metterla sul ridere, se non fosse altro che queste persone si propongono di diventare amministratori locali e non solo, senza poi però occuparsi e preoccuparsi della realtà che vorrebbero e dovrebbero amministrare. Si vogliono risolvere i problemi delle realtà locali in cui si è eletti o si mira esclusivamente al consenso in chiave nazionale? A Bastia, senza scomodare altre realtà, ci pare più quest’ultima≫.