Progetto CAPIRe. La coordinatrice Donatella Porzi a Roma, accelera sulla valutazione delle politiche pubbliche. Al secondo incontro del Tavolo di lavoro: tirocini e non-autosufficienza

Ieri presso la sede della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, si è svolto il secondo incontro del Progetto CAPIRe; tavolo di lavoro promosso dalla Conferenza e coordinato dalla Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi.

Il progetto ha la missione di promuovere la cultura e l’uso della valutazione delle politiche in seno alle Assemblee legislative.

All’incontro hanno partecipato, oltre ai presidenti delle Assemblee legislative, rappresentanti di Asvapp (associazione valutazione politiche pubbliche) e del Comitato Tecnico che coordina i lavori del Progetto. “Il nostro obiettivo è quello di fornire uno strumento utile e oggettivo – ha spiegato il Direttore della conferenza Pietrangelo – sul quale poi possa svilupparsi un dibattito politico che resti ancorato a elementi oggettivi e reali.”

Dai lavori, assieme ad un sostanziale e diffuso interesse per le iniziative proposte è emerso chiaro il profilo di una prima indagine interregionale da affidare ad asvapp che indaghi il fenomeno dei tirocini (connessi al grande tema dell’occupazione) e le politiche a sostegno della non-autosufficienza, l’inserimento di quest’ultimo ambito è stato particolarmente caldeggiato dalla delegazione umbra – in rappresentanza della quale era presente al tavolo anche la dirigente Simonetta Silvestri – insieme al progetto “Nati per leggere”.

Donatella Porzi aveva aperto i lavori constatando: “la valutazione delle politiche è una pratica che si sta progressivamente affermando anche nei nostri sistemi democratici coerentemente con le aspettative di incisività ed efficacia che, oggi più che mai, ci si aspetta dai provvedimenti adottati.” L’ampio intervento di apertura ha poi volto lo sguardo sul versante pratico “dobbiamo fare in modo che il processo di affermazione si velocizzi sempre di più, accrescendo l’adesione, principalmente a livello culturale alla pratica della valutazione. L’importanza di capire gli effetti che i dispositivi producono nel concreto è essenziale affinché siano centrati e producano buoni effetti. Valutare prima e dopo aver legiferato le condizioni della realtà che amministriamo deve diventare un consueto supporto all’attività politica.”

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