Terni, consiglio comunale, approvato il consuntivo 2013
TERNI – Con 18 voti favorevoli e 10 contrari il consiglio comunale ha approvato il conto consuntivo 2013. “Un atto – ha spiegato l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, che chiude non solo la gestione del 2013, ma quella della precedente amministrazione. Il quinquennio che si chiude con questo rendiconto è stato difficilissimo e devastante per le finanze degli enti locale. Nonostante tutto ciò, il risultato complessivo per il Comune di Terni può essere valutato positivamente”.
Piacenti D’Ubaldi ha poi spiegato i motivi per i quali si è giunti in ritardo all’approvazione del consuntivo, dovuti – anche in questo caso – alle incertezze della normativa nazionale.
La nuova giunta ha immediatamente riadottato lo schema del rendiconto che poi è stato inviato nella commissione competente.
Il consuntivo portato all’attenzione del consiglio comunale vede un avanzo di amministrazione per 27 milioni e 300 mila euro in gran parte vincolati. Gli accertamenti definitivi di entrata ammontano a 234 milioni, la spesa a 216 milioni e 600 mila euro. La scelta di fondo dell’amministrazione è stata quella di garantire un buon sostegno al welfare, per cercare di tamponare a livello locale, per quanto possibile, gli effetti della crisi sulle fasce più deboli della popolazione.
Nonostante la situazione, c’è stata comunque la possibilità di contrarre nuovi mutui per 4,8 milioni di euro per completare opere già avviate e per iniziarne di nuove. In generale – ha spiegato l’assessore – l’indebitamento complessivo pesa sulle scelte dell’ente, ma rientra in un livello fisiologico, rispettando le percentuali massime (l’8%), mentre quello del Comune di Terni di attesta al 6,2%”
“Anche la spesa del personale pur continuando ad essere rilevante, rientra anch’essa nei limiti, fermandosi al 39,47% e restando dunque sotto la soglia del 40%, anche perché, in questo quadro generale di difficoltà, l’amministrazione ha posto in essere una spending review interna, che ha inciso proprio sul personale con un risparmio di un milione sul costo, al quale se ne sono aggiunti altri significativi, tra i quali quelli sugli affitti passivi (500mila euro), e sulle spese telefoniche diminuite di circa 200mila euro”.
Piacenti D’Ubaldi si è poi soffermato sulle criticità messe in evidenza dal lavoro “approfondito e puntuale” del collegio dei revisori e, in particolare sul tema dei residui attivi e passivi e sulla situazione dell’ente nei confronti delle partecipate.
“Il lavoro sui residui negli ultimi anni – ha fatto rilevare l’assessore – ha prodotto risultati significativi: sono stati cancellati 28,9 milioni di residui attivi e 26,2 di residui passivi dal 2009 al 2013”. Sulla partita dei residui il Comune continuerà ad intervenire utilizzando anche le possibilità che vengono dal fondo svalutazione crediti introdotto dal Governo Monti.
Per quel che riguarda le partecipate, infine, anche in questo caso è stato effettuato un lavoro ampio di parificazione delle partite crediti e debiti.