Narni, il sottosegretario Bocci: “Referendum utile all’Italia”

NARNI – Davvero tanti i cittadini in cerca di approfondimenti sul tema del referendum. Presenti all’appuntamento coordinato da Giancarlo Marcotulli alla presenza del sottosegretario al ministero dell’interno, On. Gianpiero Bocci, del consigliere regionale Eros Brega, del presidente di ASM Carlo Ottone, del vicesindaco di Narni Marco Mercuri e del Presidente del consiglio di Narni Daniele Latini.
Lo snellimento della burocrazia, la riforma delle istituzioni, l’abolizione del CNEL, la revisione dei costi della politica sono i temi della riforma che modificheranno o meno, a seconda dell’esito della tornata referendaria, le nostre istituzioni. “Le Regioni sono una risorsa se messe in condizioni di svolgere al meglio il proprio ruolo” sostiene Eros Brega ma “il sistema regionale così come è risulta bloccato, va rinnovato il senso della sua missione”.
Intervento centrale e lungamente applaudito, che ha provato a chiare al folto pubblico se questa è la svolta tanto attesa, la volta buona per provare a dare una sterzata o no, è stato quello dell’Onorevole Bocci. Ribadito che l’appuntamento del 4 dicembre va visto diversamente da una campagna elettorale perché non si vota per un partito né per il governo né tantomeno per modificare la prima parte della costituzione l’On. Bocci afferma : “Sarà una domenica dove al di là delle appartenenze gli italiani dovranno fare uno sforzo per capire se questa è una riforma utile o meno all’Italia. Il giudizio degli italiani deve essere legato all’oggettività della materia: la fine dei balletti delle leggi tra Camera e Senato, la correzione delle molte incomprensioni e inconvenienti generate dalla riforma del titolo V della Costituzione, la razionalizzazione dei costi della politica”. Il sottosegretario ha poi proseguito dichiarando: “La più grande rivoluzione che possiamo fare in questo Paese è riportarlo a fare le cose normali. In un Paese che ha bisogno di buone pratiche questa è una riforma che va nella direzione della modernità”. Le ultime riflessioni della serata sono state rivolte a come credibilità e crescita di una nazione richiedono istituzioni in grado di rispondere seriamente e velocemente ai cittadini e alle aziende approcciandosi serenamente ai referendum, come un Paese maturo deve fare, dando una valutazione obiettiva rispetto al tema avendo il dovere di migliorare le cose.

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