Umbertide, Orazi: “Sulla moschea il sindaco si contraddice”
UMBERTIDE – “Il sindaco, durante l’audizione in terza commissione a Palazzo Cesaroni sulla moschea è caduto in continue contraddizioni”. E’ netto il giudizio di Luigino Orazi sull’audizione di Marco Locchi a Palazzo Cesaroni. “Il sindaco di Umbertide è stato chiamato per spiegare l’iter e le motivazioni per cui il Comune ha dato l’autorizzazione nella realizzazione del centro islamico. Siamo caduti dalla padella alla brace. Il sindaco Marco Locchi nella sua audizione è caduto in evidenti e continue contraddizioni. Egli ha affermato, con palese bugia, che il centro di religione musulmana non è un’opera vasta, ma solo 400mq sono adibiti a preghiera su 800. ma subito scivola sulla bugia. Locchi sostiene che l’opera è un centro culturale dove è assolutamente vietato essere luogo di culto. O l’uno o l’altro. Ricordo al Sindaco che il piano terra non è 400 mq ma quasi 600, perché invece di fare i bagni in mezzo alla sala hanno progettato tutti pannelli scorrevoli di modo che venga un unico salone grandissimo”.
“Affermare inoltre che il centro islamico è costruito nella zona industriale fuori dalla città e quindi lontano dagli umbertidesi la dice lunga sulla cultura dell’integrazione e urbanistica dell’Amministrazione. Inoltre il Sindaco dà i numeri sulla comunità islamica. Gli stranieri ad Umbertide sono circa 2700,di cui fanno parte inglesi,tedeschi,americani,rumeni,albanesi,russi e questi, per quello che mi risulta, non sono tutti di fede musulmana. Se, poi, per il sindaco il centro islamico è piccolo, può tranquillamente vendere il mattatoio comunale anche perché voglio vedere come sarà in futuro la convivenza tra i due centri (uno culturale e uno di macellazione). A questo punto non rimane che un appello: voglio ricordare a tutta la Giunta – Ferrazzano,Montanucci,Violini, Leonardi, Tosti – che rimanendo in silenzio e allineati vi rendete complici di tutto quello che sta avvenendo,assistere in modo passivo al massacro del nostro piccolo paese, un domani verrete sicuramente ricordati”.