Foligno, crisi maggioranza, Mismetti replica a Stancati: “Il sindaco decide gli assessori”
FOLIGNO – Botta e risposta tra il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e l’ex assessore Silvia Stancati, che ha chiesto un confronto pubblico con il primo cittadino per conoscere le “reali motivazioni” che lo hanno portato estrometterla dalla Giunta comunale per far posto a Cristina Grassilli, esponente di Movimento per Foligno. Secondo la Stancati dietro al gesto del primo cittadino ci sarebbero motivazioni personali più che politiche e Mismetti l’avrebbe liquidata con un sms, anziché con un confronto diretto.
Immediata la replica del sindaco: “Non capisco perché Silvia Stancati ipotizzi questioni personali dietro la mia decisione: la motivazione è esclusivamente politica”.
“Per precisare quanto è avvenuto, rispetto al fatto che avrei ‘liquidato’ l’assessore con un sms – ha detto Mismetti – voglio ricordare che, al di là che una settimana prima c’era stato un incontro interlocutorio nel mio ufficio, nella serata di giovedì 20 ottobre ho telefonato alla Stancati per invitarla in ufficio il giorno successivo annunciandole che le avrei dovuto dare una brutta notizia. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo sentiti telefonicamente l’indomani per concordare l’orario dell’incontro. Ma quella mattina è venuto in ufficio un comune conoscente: mi ha informato che la Stancati era impegnata a Roma e che non sarebbe tornata a Foligno prima di domenica pomeriggio. La decisione era stata presa, a livello di maggioranza, e non potevo aspettare ulteriormente evitando altre fughe di notizie. Il cellulare del sindaco funziona anche per ricevere telefonate non solo per farle. Ma non ho ricevuto telefonate. E, nel silenzio, ho inviato un sms. Per il resto devo sottolineare che è stata una decisione sofferta da parte mia.
Comprendo la sua amarezza – ha osservato Mismetti – ma il mio compito è quello di amministrare la città affrontando le tante problematiche da risolvere. Abbiamo vissuto mesi complicati. Poi, per evitare la fine anticipata della legislatura, dopo l’aggiornamento programmatico, condiviso da 13 consiglieri comunali, è stato deciso un riassetto della giunta, coerente con la maggioranza in Consiglio. Ribadisco che, come sempre, sono disponibile a chiunque voglia incontrarmi. Il confronto pubblico? Mi sembra che quando ho nominato gli assessori non ci sia stato. Voglio anche rilevare che ci si presenta in lista per la carica di consigliere comunale. Poi è il sindaco che nomina gli assessori”.
Insomma, la tensione resta: mentre Silvia Stancati starebbe valutando l’ipotesi di impugnare il decreto con cui le è stato revocato l’incarico, è andata deserta la conferenza dei capigruppo e l’opposizione attacca chiedendo di nuovo le dimissioni del sindaco.
“Dopo il rimpasto – affermano i gruppi consiliari di minoranza – la crisi politico-istituzionale è tutt’altro che superata. Rinviato il Consiglio comunale, proprio in un momento in cui la città avrebbe bisogno di una forte presenza istituzionale, deserta anche la conferenza dei capigruppo che avrebbe dovuto decidere la data della nuova seduta consiliare. All’appello è risultata presente solo la capogruppo Dem, assenti tutti gli altri rappresentati dei gruppi di maggioranza. Il numero tredici evidentemente non porta fortuna a Mismetti che, dall’inizio del secondo mandato, deve fare i conti con i sempre maggiori “mal di pancia” dei componenti della sua coalizione. Un sindaco a cui veramente stiano a cuore le sorti della sua città dovrebbe rassegnare immediatamente le proprie dimissioni”.