Terremoto, Norcia prova a ripartire: riaprono le prime attività dopo i sopralluoghi
NORCIA – Prime agibilità di edifici, e quindi prime ripartenze commerciali, fuori dalla ‘zona rossa’ di Norcia, dove comunque resta sempre inaccessibile il centro storico ed è evidente il colpo subito da un’economia basata su turismo, commercio e agricoltura. Tra chi, però, può adesso riaprire c’è il Caffè Parigi, che ha sede lungo le mura, sul tratto esterno. L’okay è stato dato dai tecnici della protezione civile dell’Umbria e dai vigili del fuoco dopo una verifica strutturale. E’ il terzo bar che riapre a Norcia: un altro bar ha riaperto vicino alla Porta Ascolana e via libera anche per un chiosco a ridosso del centro, mentre nella zona industriale hanno potuto ripartire le attività di un caseificio e di una norcineria. Norcia riparte, anche così, con queste prime riaperture”, dice il vicesindaco, Pierluigi Altavilla.
Novità anche sul fronte scuole. In seguito all’incontro tra la Regione Umbria, l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, l’Anci Umbria, le Province e i funzionari della Protezione civile, è emerso un quadro rassicurante che consente, per lunedì 7 novembre, la ripresa dell’attività didattica nella maggior parte delle scuole umbre ad eccezione di Norcia, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto dove, sicuramente, non riprenderà prima di lunedì 14 novembre: lo comunica l’assessore regionale, Antonio Bartolini, evidenziando che dalle ricognizioni effettuate e dalle informazioni riferite dall’Ufficio scolastico regionale, risulta completata l’attività di verifica. Il presidente dell’Anci, Francesco De Rebotti, informa che tutti i sindaci comunicheranno nelle prossime ore la tempistica e la modalità di riapertura delle scuole dei rispettivi territori, avvalendosi, se ancora del caso, delle sinergie con gli enti competenti.