Ast, l’ad Morselli assediata in fabbrica, solo all’alba lascia lo stabilimento
TERNI – Ha potuto lasciare la palazzina di viale Brin sono questa mattina alle 5 l’amministratore delegato della Tk, Lucia Morselli. Per tutta la notte è proseguito il presidio dei lavoratori nel cortile interno della fabbrica, mentre, nella palazzina, dopo un pomeriggio caldissimo sul fronte della lotta sindacale, si svolgeva il consiglio d’amministrazione che dovrebbe aver dato il là allo scioglimento delle società partecipate di Ast. Un cda che si è riunito nella tarda serata di ieri, dopo l’interruzione del pomeriggio e dopo l’incontro che la Morselli ha avuto con il prefetto Bellesini. Un incontro in cui l’Ad si è dimostrata ferma nelle sue posizione. Ha detto di avere un piano da attuare e che lo porterà a termine perché che le è stato assegnato dalla multinazionale tedesca. Si è detta disponibile al dialogo anche se è rimasta irremovibile sulle sue posizioni. Un atteggiamento di chiusura, il suo, in evidente contrasto con la presunta volontà di apertura al dialogo.
L’esito dell’incontro non ha di certo sollevato gli animi dei lavoratori, già provati da una giornata di intensa mobilitazione. Restano un migliaio gli operai che da ore assediano il piazzale interno dell’Ast e in molti vorrebbero tentare una nuova irruzione all’interno della palazzina dove si trova ancora Lucia Morselli. I sindacati hanno dichiarato lo sciopero ad oltranza. Uno sciopero, quindi, che andrà avanti per tutta la notte. Sul posto è arrivata anche la polizia che, per garantire l’ordine pubblico, si è disposta intorno alla palazzina dove si trova la Morselli.
Intanto molti cittadini hanno raggiunto lo stabilimento di viale Brin per far sentire ai lavoratori la vicinanza della città. Si sono disposti fuori dai cancelli dello stabilimento attuando un parziale blocco stradale.
In tarda serata la Morselli ha tenuto il consiglio d’amministrazione che era stato interrotto nel pomeriggio per la protesta degli operai. Si tratta della riunione nel corso della quale dovrebbero essere mossi i primi passi verso lo scioglimento dei consigli di amministrazione delle società consociate dall’Ast per arrivare, a settembre, alla loro trasformazione in semplici reparti di Ast. Un passaggio che lavoratori, sindacati e istituzioni reputano gravissimo e propedeutico all’attuazione di quel piano, giudicato da tutti irricevibile, presentato dalla multinazionale nelle scorse settimane.
La mobilitazione degli operai è andata avanti per tutta la notte. Domani a Roma il commissario europeo Nelli Feroci incontrerà i sindacati. La prossima settimana, invece, si terranno degli incontri a livello governativo.