Consiglio regionale, Barberini unico a rappresentare la Giunta: insorgono le opposizioni
PERUGIA – Luca Barberini è l’unico a rappresentare la Giunta di palazzo Donini nella seduta del Consiglio regionale del 28 novembre, le opposizioni insorgono e lasciano l’Aula. È accaduto durante i lavori dell’Assemblea legislativa convocati per le ore 10, con all’ordine del giorno una serie di interrogazioni e mozioni su varie tematiche. L’assessore alla Sanità, alla Coesione sociale e al Welfare, alle 11.30 di lunedì, era l’unico esponente dell’Esecutivo presente, pur non avendo atti da discutere direttamente, e così le opposizioni hanno abbandonato l’Aula per protesta e la seduta è saltata per mancanza del numero legale.
Dopo che la presidente Porzi ha comunicato le assenze per impegni istituzionali degli assessori Bartolini, Cecchini e Paparelli, i lavori sono stati sospesi a seguito di una serie di interventi, di maggioranza e opposizione, che miravano a stigmatizzare l’assenza dei componenti della Giunta regionale, rappresentata oggi soltanto dall’assessore Luca Barberini. Ciò non avrebbe consentito lo svolgimento delle interrogazioni “question time”, che prevedono la risposta in Aula da parte dei componenti dell’Esecutivo regionale. Anche le mozioni previste a seguire riguardavano argomenti i cui assessori competenti non risultavano presenti.
Intervenendo sull’ordine dei lavori i consiglieri Andrea Liberati (M5S), Andrea Smacchi (Pd), Claudio Ricci (Rp), Marco Squarta (FdI), Giacomo Leonelli (Pd), Emanuele Fiorini, Valerio Mancini (Lega nord), hanno sottolineato le assenze da parte degli esponenti della Giunta, evidenziando, pur con sfumature diverse, che ciò avveniva alla presenza degli studenti di una scuola primaria di Perugia e che appariva necessario ridefinire una modalità lineare di prosecuzione dei lavori dell’Aula in vista della sessione di bilancio. L’assessore Barberini ha riconosciuto la fondatezza delle richieste di “ridare dignità” all’Aula consiliare, auspicando un maggiore coinvolgimento da parte dei colleghi e la prosecuzione dei lavori.
Alla proposta, rivolta alle opposizioni, del consigliere Squarta di abbandonare l’Aula hanno risposto i colleghi di M5S, FI, Rp e Lega Nord. Mentre il vicepresidente Mancini ha chiesto la verifica della mancanza del numero legale che ha preceduto il rinvio della seduta.