Grillo ha gettato la maschera
di Pierluigi Castellani
Gli apprezzamenti esternati da Grillo nei confronti di Trump e di Putin, riconosciuti come uomini forti di cui ci sarebbe bisogno oggi per la pace internazionale , sono più che evidenti per capire la realtà effettiva dei 5stelle e per smascherarne il vero volto. Il populismo ed il presentarsi come antistema sono elementi già riconosciuti comuni a Trump ed a Grillo. Il parlare alla pancia della gente, il proporre soluzioni semplicistiche ed utopiche, lo scendere spesso in contraddizione sono anche questi caratteri che accomunano il nuovo Presidente americano ed il leader dei 5stelle. Ma c‘è qualcosa di più che non può sfuggire a chi guarda attentamente alla politica italiana. Guarda caso Trump e Putin sono anche i riferimenti internazionali di Matteo Salvini e dei suoi amici europei ritrovatisi recentemente a Coblenza. Il populismo infatti nasconde la sua vera natura , che è quella di far propri gli obbiettivi e il linguaggio della nuova destra europea, chiusa nelle proprie identità nazionali, ostile all’Europa ed all’euro e decisamente protezionistica nei commerci e contraria ad ogni politica di integrazione. Non a caso sembra che all’interno dei 5stelle e della Casaleggio associati si stia pensando a costruire, per il dopo elezioni, alleanze con Salvini e con la Meloni. Infatti se alla fine la nuova legge elettorale, anche quella che deriverà dalla pronuncia della Consulta, sarà sostanzialmente proporzionale, nessuna forza politica, compreso il M5Stelle, potrà avere la maggioranza da sola e così Grillo ed i suoi vagheggiano di poter governare il paese proprio con l’appoggio della Lega e dei FDI.
E’ certamente uno scenario possibile, anche se non auspicabile per il nostro paese, uno scenario che comporterebbe l’uscita dell’Italia dall’Europa e dall’euro, una chiusura del paese nei propri confini nazionali con barriere doganali, che renderanno difficile le nostre esportazioni. Si tornerebbe all’autarchia ed ad un progressivo impoverimento del paese, costretto a dipendere, bontà loro, dalle politiche dell’America di Trump e della Russia di Putin con instabilità diffusa nel mediterraneo, dove si affacciano i popoli in cerca di un futuro migliore. E poi se Trump dovesse uscire dalla Nato o soltanto disimpegnarsi dal quel patto di alleanza , che unisce le due sponde dell’Atlantico, la instabilità potrebbe interessare anche tutto il pianeta. Ecco perché le ultime esternazioni di Grillo gettano una diffusa preoccupazione e rivelano quel volto di destra conservatrice e reazionaria, che fino ad ora i 5Stelle erano riusciti a dissimulare con buona pace dei tanti elettori di sinistra, che si sono avvicinati al movimento di Grillo affascinati da quelle parole d’ordine, che i 5Stelle hanno diffuso via web. Non basta diffondere slogan anticasta, gridare onestà onestà perché poi bisogna governare ed essere coerenti con quello che si è detto e non sembra che le amministrazioni a guida 5Stelle ed i comportamenti di alcuni dirigenti abbiano dimostrato quella coerenza e novità che gli elettori si aspettavano. Del resto anche quello che sta avvenendo al di là dell’oceano sembra ripetere un film già visto. Che penseranno quegli operai e quel ceto medio che hanno votato Trump nel constatare che il tycoon neworchese si sta contornando di petrolieri, generali e uomini di Wall Street ?I dimenticati ed i disoccupati americani si sentiranno garantiti da un governo siffatto ? E’ per questo che quando la storia si ripete si rischiano disastri. Ancora questo non è avvenuto nel nostro paese. Speriamo di non doverlo ricordare.