Pallavolo Perugia: funziona la “cura” Capitini
PERUGIA – E’ un bilancio sin qui molto positivo quello relativo al lavoro di Roberto Capitini con il settore giovanile di Pallavolo Perugia. I suoi gruppi si stanno ben comportando nel campionato di Prima Divisione, dove è stato conquistato il “titolo d’inverno”, under 18 (seconda posizione) e under 14, già qualificata per il secondo turno di Eccellenza. Qualche difficoltà in più, ma niente di preoccupante, per la squadra under 16 regionale, lontana dalle posizioni di classifica che contano. Capitini è “sbarcato” a Perugia dopo diverse e produttive esperienze in giro per l’Umbria: da Ellera ad Assisi, passando per San Sisto, Foligno, Todi e Marsicano. Per ben dieci anni consecutivi è stato selezionatore del Centro Qualità Provinciale della Fipav (Perugia). Un coach dal curriculum pesante, che ha una filosofia precisa: “Non fare nulla che danneggi voi stesse, la vostra squadra e la vostra famiglia”. Dettami che le sue ragazze sembrano seguire alla lettera. C’è pure un esempio da citare: quello del libero Celeste Zappacenere, appartenente al gruppo di Prima Divisione, che per non saltare due partite ha rinunciato alla gira in Olanda con la scuola. “Il mio lavoro – ammette lo stesso coach perugino – si ispira alle migliori scuole italiane: Orago, San Donà e Casal Dei Pazzi, dove il bagher diventa il cardine dell’insegnamento. Quotidianamente in palestra sviluppiamo i quattro tipo di bagher: appaggio, ricezione, difesa e alzata. I risultati, oltre a quanto abbiamo prodotto a livello di punti e di classifica, si notano dalla sicurezza che questo fondamentale ha trasmesso alle giocatrici e più in generale alle squadre. Noi tecnici dei settori giovanili abbiamo una grande responsabilità rispetto alla crescita sportivo/mentale delle atlete e più in generale al futuro della pallavolo italiana. Dobbiamo saper trasmette passione e voglia di sacrificarsi”. Messaggio chiaro e già ben appreso: alla Pallavolo Perugia funzione la “cura” Capitini.