Ternana da oggi in ritiro a Fiuggi. Pagni, che sfogo

La Ternana, dopo gli ultimi risultati molto negativi (sei le sconfitte consecutive che l’hanno fatta precipitare in fondo alla classifica), cerca di voltare pagina ancora una volta. L’ambiente è ulteriormente surriscaldato dopo il ko con la Pro Vercelli e domenica prossima arriva il Trapani in quella che può prefigurarsi come l’ultimissima chance per tornare in corsa. Ieri è stato presentato il nuovo allenatore Fabio Liverani che ha subito preso una decisione importante: quella di portare la squadra in ritiro a Fiuggi (Frosinone), dove alle ore 15 svolgeranno il primo allenamento. A partire sono in 26: Di Gennaro, Aresti, Piacenti, Zanon, Germoni, Contini, Valjent, Meccariello, Diakitè, Rossi, Della Giovanna, Defendi, Palumbo, Coppola, Sissoko, Petriccione, Di Livio, Ledesma, Di Noia, Avenatti, Falletti, Pettinari, La Gumina, Acquafresca, Monachello, Palombi. Non è ancora dato sapere quanto le Fere soggiorneranno nella celebre località laziale, ma la sensazione è che tutto dipenderà dal risultato di domenica. E’ stato lo stesso Liverani a confermare questo provvedimento, precisando che “Non si tratta di una punizione, ma di una mia richiesta alla società. Abbiamo poco tempo e bisogno di parlarci e conoscerci”. A far davvero rumore sono state però le parole del direttore sportivo Danilo Pagni, pure lui presente alla conferenza stampa, mai così duro: “Da questo momento in poi non ci saranno più sconti per nessuno. Da domani (oggi ndr) andremo in ritiro ad oltranza. Lasceremo le nostre famiglie anche per colpa loro (riferito ai giocatori). Non tolleriamo più colpi di testa e scelleratezze. Il ritiro ha un costo, economico e morale. A noi le porte chiuse non ci piacciono. Mi vergogno. E’ la prima volta in carriera che vengo umiliato così. Non è un organico che può farci assistere a questo scempio. Oggi quando ho presentato il mister ai ragazzi gli ho detto che per colpa loro sono cadute altre teste”. E i tifosi? “Posso solo scusarmi ma gli chiedo di starci vicino”. Sarà recepito quest’ultimo messaggio? La risposta sarebbe tendente verso il no. Con un pericolo ancora più scomodo, quello dell’indifferenza.

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