Ri – Abitare 2.0, l’approfondimento dei geometri umbri a ExpoCasa
BASTIA UMBRA – Verso nuovi mo(n)di dell’abitare. È il claim che accompagna l’edizione 2017 di Expocasa ma anche l’idea alla base dell’incontro ‘Ri-abitare 2.0’ organizzato, martedì 7 marzo, dai Collegi dei geometri e geometri laureati delle province di Perugia e Terni e dalle loro tre Commissioni congiunte ambiente, edilizia sostenibile e nuove tecnologie. Ri-abitare inteso come ristrutturazione ma anche come ricostruzione post-sismica.
Dalla ristrutturazione al recupero del patrimonio edilizio abitativo, quindi, l’orizzonte in cui si è spaziato per analizzare, nello specifico, la tematica della gestione dei reflui. L’approfondimento, che è valso anche come momento di formazione professionale, si è inserito nell’ambito della partecipazione della categoria al salone nazionale dell’edilizia e dell’arredamento a Bastia Umbra. I due collegi hanno infatti a disposizione, per tutto l’evento, fino a domenica 12 marzo, uno stand che permette loro di far conoscere la professione ai visitatori con l’intenzione di raggiungere soprattutto i giovani che devono scegliere il loro percorso scolastico superiore. Presenti all’incontro i presidenti dei Collegi di Perugia e Terni, Enzo Tonzani e Alberto Diomedi. Con loro molti colleghi tra cui i relatori Fabrizio Gelosi, referente della Commissione agricoltura e ambiente, e Fedeli Norise della Commissione edilizia sostenibile che hanno approfondito gli argomenti in discussione, compresa una panoramica sul quadro normativo di riferimento. “L’argomento principale – ha spiegato Gelosi – è il trattamento delle acque reflue delle abitazioni civili e dei fabbricati a uso industriale e delle acque meteoriche prima pioggia, soprattutto in riferimento ai fabbricati lontani dal collettore pubblico. Spesso, infatti, il geometra progetta il trattamento di queste acque e, in collaborazione con un geologo, può autocertificare gli scarichi sul suolo o sul corpo idrico superficiale qualora si decida l’uso di depuratori perché lontani dal collettore fognario pubblico. Nel certificare il parere igienico-sanitario in una ristrutturazione inoltre deve attenersi a norme Uni e leggi regionali e quindi fare attenzione a dimensione dei tubi, pendenze delle linee fognarie, divisione tra acque bianche, bionde e nere, tipologia dei pozzetti, fosse imhof, degrassatori e percolatori”.
“Noi viviamo in cantiere – ha commentato Diomedi – e di cantiere, quindi Expocasa per noi è un luogo naturale e un’occasione di formazione. Vengono proposte innovazioni in termini di consumo energetico, risparmio del territorio, uso del suolo, filiera corta nei trasporti e nelle costruzioni e sostenibilità ambientale. L’innovazione ci riguarda, abbiamo il dovere di essere informati sulle nuove proposte commerciali del mercato”. “Stiamo lavorando – ha spiegato Michele Sportoletti, coordinatore Commissione edilizia sostenibile e acustica – per prestare ai colleghi i nostri approfondimenti sul tema della sostenibilità, abbastanza nuovo anche per il Collegio. Sono nuovi i modi e nuove le tecnologie per l’abitare, sostenibili e quindi compatibili, attente alle esigenze dell’ambiente. Sfruttare meno, sfruttare meglio è un po’ il nostro slogan, quindi guardiamo verso materiali biocompatibili ed efficientamento che significa meno inquinamento e meno spreco di energia”.
Quello a Expocasa è stato il primo di un ciclo di incontri dedicato alla ristrutturazione che affronterà anche tematiche legate a materiali innovativi, ecologici, da costruzione e acustica.