Fioritura di Castelluccio, critiche e proteste contro la carovana per la semina
NORCIA – “Dopo mesi dal terremoto del 30 ottobre, le istituzioni comunicano che da sabato prossimo i trattori potranno risalire a Castelluccio di Norcia per la semina della lenticchia…… Peccato che la strada indicata sia lunga 90 chilometri e il tragitto duri 4-5 ore con i trattori e 2 ore e mezza con le auto e che la strada sia la medesima già aperta a chiunque possieda un semplice pass del Comune di Arquata per attraversare Piedilama e Pretare”. Lo rileva l’Associazione “Per la Vita di Castelluccio di Norcia Onlus”, fondata e composta da castellucciani come portavoce delle necessità degli abitanti e dei lavoratori del luogo e per contribuire alla ricerca delle migliori soluzioni per restituire alla vita il borgo distrutto dal terremoto.
“Novanta chilometri – sottolinea la nota – da percorrere tutti i giorni con i trattori almeno due volte al giorno, sono decisamente troppi. Anche senza tener conto di possibili avarie delle macchine o del rischio di esaurire carburante o le sementi, che costringerebbero ad un’ulteriore “traversata”. Poco importa a chi decide: dopotutto sono gli agricoltori, da mesi senza reddito, a rimetterci soldi e salute. Il fatto più grave – prosegue l’associazione – è che si continuano a prendere decisioni sulla pelle delle persone, senza ascoltarle. E sì che l’esistenza di una Onlus rappresentativa e portatrice di interessi legittimi, con cui interloquire, è a tutti nota. Non è stato proposto nemmeno un “tavolo tecnico”, che nel nostro Paese non si nega (quasi) a nessuno. Tutto è stato stabilito, lontano dai luoghi e dalle persone direttamente coinvolte, le quali, se interpellate, avrebbero certamente fornito elementi utili per giungere a soluzioni non solo condivise e più efficaci, ma di buon senso”.