Ospedale Perugia, piano di investimenti da 25 milioni di euro. Inaugurata sala operatoria “ibrida”

PERUGIA – Inaugurata oggi all’ospedale di Perugia la sala operatoria ibrida di chirurgia vascolare, fulcro dell’attività dell’attività del “Heart Team” costituito da chirurghi Vascolari, cardiochirurghi, cardiologi e radiologi. Contemporaneamente è stato presentato il piano investimenti dell’Azienda ospedaliera di Perugia, per il biennio 2017-2018, che comporta investimenti per circa 25 milioni di euro per potenziamento e innovazione tecnologica, sviluppo dei processi di informatizzazione e digitalizzazione e interventi di adeguamento antisismico. “La cosa più positiva del sistema sanitario regionale – ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, concludendo i lavori della presentazione da parte del direttore generale, Emilio Duca – è che questa Regione, da un punto di vista della sua ‘governance’, ha avuto negli anni la grande capacità di impostare una programmazione con una spiccata propensione all’innovazione che ha saputo tradursi anche in un nuovo modello organizzativo”. All’iniziativa hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare Luca Barberini, il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, e il direttore della Scuola di chirurgia vascolare, Massimo Lenti.
“Una adeguata programmazione – ha affermato Marini -, capace di generare anche l’innovazione dell’organizzazione dei servizi sanitari ed ospedalieri, rappresenta il vero salto di qualità del nostro sistema sanitario perché riesce a mettere in sinergia, in una sorta di ‘gioco di squadra’, competenze e tecnologie diverse. E questo ad esclusivo vantaggio della qualità stessa della risposta da parte del servizio sanitario pubblico ai bisogni di salute e di cura dei cittadini”.
Per la presidente Marini, tale scelta strategica deve caratterizzare anche il nuovo Piano sanitario regionale che dovrà saper cogliere al meglio sia la sfida dell’innovazione, che quella della digitalizzazione. A tale proposito la presidente ha fatto riferimento al recente “protocollo” sottoscritto lo scorso sabato tra Regione Umbria e Ministero dell’istruzione: “come pubblica amministrazione dobbiamo porci l’obiettivo prioritario di saper cogliere tutte le opportunità che possono derivare dai processi di digitalizzazione, e in sanità queste opportunità accresceranno ancora il livello qualitativo del nostro sistema”.
Infine, la presidente ha voluto ricordare come in occasione degli eventi sismici “il nostro sistema sanitario è stato messo a dura prova ed ha reagito con grande efficienza”. Inoltre, la presidente ha voluto sottolineare il fatto che “gli ospedali, come le scuole, le caserme ed i municipi, siano servizi strategici che devono essere in grado di conservare la loro funzionalità in occasione di gravi calamità, come può essere un sisma. Per questo in Umbria, prima ancora degli eventi del 2016, avevamo effettuato importanti investimenti, grazie anche alle risorse della Protezione civile, per la messa in sicurezza delle strutture ospedaliere e sanitarie e continueremo a farlo, soprattutto nelle aree della Valnerina”.
Intervenendo prima della presidente Marini, anche l’assessore alla Salute Barberini ha voluto sottolineare il fatto che “se la nostra Regione ha potuto effettuare significativi investimenti in direzione dell’innovazione e della ricerca, è grazie ad un equilibrio di bilancio e dei conti in ordine della sanità regionale. Cosa peraltro certificata da soggetti terzi ed indipendenti. Una gestione attenta delle risorse pubbliche che ha consentito di recuperare risorse che abbiamo destinato agli investimenti. Dobbiamo continuare su questa linea e dobbiamo mettere in campo ancora azioni che ci consentano di migliorare ulteriormente l’efficienza del nostro sistema, nell’interesse generale e dei cittadini prima di tutto”.
Barberini ha quindi indicato alcune linee programmatiche: “il modello sanitario – ha affermato – deve saper garantire una maggiore integrazione tra servizi ospedalieri e servizi sanitari territoriali. Dobbiamo inoltre proseguire in una azione di riorganizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera ed anche in questo caso con una integrazione tra gli ospedali di territorio e quelli di alta specializzazione, come è il Santa Maria della Misericordia di Perugia. C’è poi la sfida dell’innovazione e degli investimenti in nuove tecnologie, settore nel quale stiamo investendo molto, come dimostrano gli oltre 17 milioni che abbiamo messo a disposizione delle aziende sanitarie per l’anno in corso. Altro elemento di notevole importanza è quello degli investimenti per la sicurezza, soprattutto in materia antisismica”.
Infine, sia la presidente Marini che l’assessore Barberini hanno voluto ringraziare tutti gli operatori della sanità pubblica ed universitari per il loro fondamentale contributo: “se in Umbria il servizio sanitario regionale ha un alto e riconosciuto livello di qualità – hanno affermato – ciò lo si deve non solo a chi ha le responsabilità politiche della gestione, ma anche e soprattutto alla professionalità ed alla competenza di tutti gli operatori della sanità pubblica”.

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