Bankitalia e Immobili: “A Terni un palazzo vuoto in una zona degradata”. I Cinque Stelle scrivono al Governatore
TERNI – “Un edificio ancora vuoto, in una piazza degradata”. I Cinque Stelle decidono di scrivere una lettera la Governatore di Bankitalia.
“Nel 2014 – spiegano i pentastellati – l’associazione ‘Italia Nostra’ portò alla Vostra attenzione alcune considerazioni sullo stato dell’edificio di Piazza Tacito, unica filiale che Banca d’Italia ha chiuso un decennio fa in Umbria.
Oggi, quali capigruppo del Movimento 5 Stelle in Regione e presso il Comune di Terni, siamo a sottoporVi lo stesso tema, visto che frattanto nulla è cambiato.
Da quasi due lustri l’immobile è vuoto, uno stato di cose tutt’altro che felice, specialmente anche considerando l’attuale mortificante condizione della piazza ove è collocato. Trattandosi di un edificio di interesse culturale posto in una zona centrale della città, tale situazione vilipende la morale estetica, oltre a sollevare questioni di natura economica e finanziaria: pare davvero paradossale che un’Istituzione di rango quale la Banca d’Italia non riesca nemmeno a metterlo parzialmente a reddito.
Oltre al danno economico, cagionato con la chiusura della locale filiale e il trasferimento di dipendenti e famiglie, con un ovvio incremento dei costi per i servizi in loco, la città di Terni sta sopportando altre conseguenze derivanti dall’assenza di qualsiasi attività attorno a tale prestigioso immobile”.
Con la lettera i 5 Stelle rinnovano “Considerata la natura totalmente pubblica delle risorse all’epoca destinate alla costituzione dei beni di Banca d’Italia – che appunto conserva il carattere di Istituto di diritto pubblico – la formale richiesta per un intervento risolutivo. Si invitano eventualmente le SS.VV. pure a riconsiderare le possibili destinazioni dell’immobile, nell’interesse della città e della Banca medesima.
Già tre anni or sono la locazione rientrava “nel novero delle alternative oggetto di valutazione” da parte Vostra, ma non si ebbero poi notizie al riguardo. Né se ne hanno su ipotetici acquirenti, così come su possibili altre determinazioni assunte per tale edificio dopo il 24 agosto 2016″.