Il ladro e la giovane drogata. La Cronaca Nera ha quasi sempre un ‘’dietro le quinte’’ che andrebbe analizzato col desiderio di capire in quale Società viviamo

Ogni tanto, per riflettere di più su ciò che ci circonda, vien voglia di leggere la cronaca nera in controluce. Prendiamo le due notiziole pubblicate stamattina da Umbria domani. Un uomo viene bloccato alla Cassa di un Supermercato perché cerca di svignarsela con due bottiglie di alcol e un pacchetto di caffè nascosti sotto il giaccone.
E poi una ragazza di venti anni (residente a Umbertide) intercettata dalle Forze dell’Ordine nel parco di via Cortonese con dosi di droga e un portafoglio rinchiusi in uno zaino.
Sia l’autore del piccolo furto, sia la sbandatella della Fratta finiscono giustamente in cronaca e si…conquistano le comprensibili contestazioni dei lettori. L’uno è ‘’un ladro e basta’’; l’altra è ‘’una fannullona capace solo di eludere le regole della convivenza sociale’’. In effetti, per entrambi i casi, i giudizi immediati non possono essere che questi.
Ma ai cronisti – a noi cronisti – quante volte ci viene voglia di andare a scoprire quali realtà umane e sociali si celano dietro a questi due reati? Per capire meglio in quali contesti viviamo dovremmo, ogni tanto, fare lo sforzo di andare – cronisticamente – a vedere cosa c’è dietro le quinte di una riprovevole… messa in scena. Chi ruba e chi si droga è così perché madre natura lo ha fatto così? O, invece, ha un retroterra che può aiutarci a essere meno sbrigativi e sprezzanti? Fermo restando – sia chiaro – che le responsabilità certamente devono, di per sé, essere punite dalla Società che si è data indispensabili regole di comportamento.
Proviamo a spingere il ragionamento in termini un pochino più problematici : esiste anche in tutti noi un briciolo delle colpe delle quali si sono macchiati il ladruncolo e la sbandatella? La nostra moderna Società ha fatto tutto per evitare che quei due delinquessero?
Quesiti troppo retorici?
RINGHIO