Regione, il consiglio regionale dice sì: “Subito il primo stralcio del Nodo di Perugia”

PERUGIA – Approvata stamani a maggioranza in consiglio regionale (15 favorevoli, quattro contrari) una mozione presentata da esponenti di maggioranza e di opposizione in cui si sollecita, in appoggio all’azione della giunta regionale presso il Governo nazionale, la realizzazione di un primo stralcio del cosiddetto ‘Nodo di Perugia‘ della viabilità e, in particolare, di quello che collega Madonna del Piano con Sant’Andrea delle Fratte ed il nodo ospedaliero.

Ha illustrato in aula il documento il socialista Silvano Rometti, spiegando che questa eventuale realizzazione avverebbe “all’interno del progetto più ampio del Nodo, da un miliardo di euro, che aveva compiuto tutto il proprio iter burocratico, fino ad ottenere, nel lontano 2006, l’avallo del Cipe. Realizzando questo tratto – ha fatto presente Rometti – si potrebbe alleggerire del 35 per cento il traffico che adesso, intorno a Perugia, è costretto a percorrere il tratto delle gallerie sul raccordo Perugia-Bettolle”. Un “no secco” alla mozione è stato pronunciato dal capogruppo Cinquestelle, Andrea Liberati, secondo il quale con questo documento “si ripropongono, anche sul tema delle infrastrutture, delle vecchie e deleterie logiche, pensando che il progresso sia ancora realizzare nuove strade”.

Il ‘no’ per la Lega Nord lo ha pronunciato Valerio Mancini, il quale ha evidenziato “i gravi errori e le grandi responsabilità politiche di coloro che avrebbero dovuto, negli ultimi decenni, progettare meglio la viabilità intorno a Perugia. E ora chiedere di fare un ‘nodino’ non serve: le cose o si fanno per bene o non si fanno per niente. La realtà è che su quest’opera, per la quale i soldi non ci sono, si fanno soltanto promesse elettorali”. Per il centrodestra, i ‘sì’ sono arrivati da Marco Squarta (Fdi) e da Claudio Ricci. L’assessore Giuseppe Chianella ha definito la mozione “un rafforzamento dell’azione che la giunta sta attuando su questo versante con il Governo nazionale. Stiamo operando in base al piano regionale dei trasporti approvato circa un anno fa, e stiamo intercettando per le opere infrastrutturali risorse importanti”. La presidente della giunta, Catiuscia Marini, ha sottolineato il “significato politico importante” della mozione approvata:
“Non avremmo avuto le attuali infrastrutture – ha detto – se non ci fosse stato un lavoro strategico di programmazione e una visione di lungo periodo, urbanistica e sul tessuto produttivo, che sono proprie di una comunità. Dopo che, per molti anni, era venuta meno la cultura della programmazione. Ora l’Umbria, sotto il profilo infrastrutturale, sta vivendo una fase di certezza della programmazione e delle relative risorse finanziarie per quattro anni, in cui si stanno concludendo interventi come quello della prima trasversale orizzontale, per la Terni-Rieti, la Terni-Civitavecchia e la Orte-Mestre. Tutto questo, deponendo il progetto di trasformazione della E45 in autostrada”. Sul Nodo “è fondamentale – ha evidenziato la presidente – intervenire in questo momento perchè siamo di fronte a una programmazione strategica sulla Orte-Mestre che non abbiamo mai avuto in precedenza. A partire dai 72 milioni, già disponibili per Anas, per il tratto di Collestrada. Ma il tratto Madonna del Piano-Sant’Andrea delle Fratte riveste un’importanza strategica, soprattutto perchè – ha concluso Marini – conduce sia al polo ospedaliero e universitario, sia ad un’area dove operano numerosissime piccole e medie imprese”.

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