Scuola, per i precari umbri si profila un altro “giro di giostra”
Non c’è pace per i precari della scuola umbri a cui si profila all’orizzonte un nuovo giro di valzer. Mentre è in corso tutta la polemica e la battaglia dei docenti locali “scavalcati” in graduatoria dai precari del Sud, arriva la notizia che il Governo è pronto ad assumere altri 150mila precari a partire dal 2015. Un’infornata che potrebbe portare gli umbri a dover scegliere altri “lidi”. Flessibilità e mobilità saranno infatti le parole d’ordine per la “nuova scuola”. La nuova maxi-infornata annunciata dal Governo, per essere davvero realizzabile dovrà far leva sulla possibilità di spostare i nuovi assunti in ruolo superando l’attuale vincolo di destinazione “all’interno della provincia” o rispetto “alla classi di concorso” su cui il docente risulta oggi iscritto nelle graduatorie ad esaurimento.
Del resto basta dare un’occhiata al rapporto tra studenti iscritti e docenti e proiettarlo sul calcolo delle future assunzioni, per vedere che in Umbria si creerà un “addensamento” di personale e quindi potrebbe essere necessario ricorrere alla mobilità. In altri termini: oggi gli umbri vengono scavalcati dai docenti del Sud e domani per entrare in ruolo potrebbero dover accettare di essere trasferiti altrove. A chiarire il concetto vengono in aiuto i numeri: nell’anno scolastico 2014-2015, infatti, sono 119.834 gli studenti umbri per 9mila 77 docenti. In sostanza c’è un docente ogni 13, 2 studenti. Considerando che gli iscritti umbri alle graduatorie a esaurimento sono 2.465 e ipotizzando che il numero degli alunni resti invariato, dopo le assunzioni del 2015, il rapporto tra docenti e iscritti scenderà a 10.38. C’è comunque da dire che la maggiore mobilità potrebbe interessare ancora una volta le Regioni del sud dove il rapporto insegnanti/allievi scenderebbe più o meno da 12 a 8.
Conscio di queste difficoltà, il Governo dovrebbe introdurre delle condizioni sulle nuove assunzioni quali la possibilità di essere assunti in una provincia della stessa Regione o in una Regione diversa da quella di appartenenza. Il ministero dell’Istituzione avvierà proprio in questi giorni un censimento, che dovrebbe completarsi entro la fine del mese, con il quale fare una ricognizione esatta di coloro che confermeranno l’intenzione di essere assunti da settembre 2015 e non è escluso che di fronte a una richiesta di flessibilità e di mobilità, qualcuno rinunci.