Vano l’assalto finale del Perugia. Con il Benevento è solo 1-1. Sarà la squadra di Baroni a giocarsi la A contro il Carpi
Sfuma per il Perugia il sogno di inseguire la serie A. Alla finale dei play off promozione di serie B accede infatti il Benevento grazie all’1-1 ottenuto in un Curi gremito dopo il successo per 1-0 all’andata. Il Benevento è passato in vantaggio con Puscas al 37′ della ripresa. Pari di Nicastro per il Perugia a tempo scaduto e forcing dei biancorossi proprio sotto la curva dei suoi sostenitori. Gli assalti dei biancorossi non sono però riusciti a portare quel gol che avrebbe significato successo e accesso alla finale play off.
LA DIRETTA
Finisce così 1-1 il match tra Perugia e Benevento, risultato che non basta per passare il turno. Squadra tutta al centro del campo a raccogliere l’applauso di una curva ancora una volta esemplare. Termina così comunque una buona stagione, con il rimpianto di non essersi giocati la serie A fino alla fine.
94′ ultima occasione per il Perugia con Guberti che mette al centro teso ma un difensore salva a ridosso della linea
92′ un traversone di Terrani incoccia la mano di un difensore, niente rigore anche stavolta. Incredibile
90′ Nicastro mette in gol da pochi passi. Si riaccende la speranza
4′ di recupero
87′ Guberti mette in mezzo teso per Mustacchio che trova la deviaziome di Cragno, oggi in splendida serata
86′ nel Benevento esce Venuti ed entra Gyamfi
85′ prova il tuffo di testa Nicastro, ci arriva Cragno
84′ serpeggia il nervosismo in campo. Guberti si becca il giallo per proteste
81′ Benevento in vantaggio: Puscas stavolta non si fa scappare l’occasione. Sipario in procinto di calare
79′ cross basso di Eramo, Cisse mette fuori da buona posizione
78′ Cragno perde tempo per l’ennesima volta e l’arbitro finalmente lo ammonisce
77′ super Brignoli su Puscas su azione d’angolo
75′ esce nel Perugia Volta ed entra Guberti
73′ sinistro di Chibsah dal limite, deve metterci una pezza Brignoli. Intanto esce uno stremato Falco, gli subentra Padella
72′ cross di Del Prete, deviazione pericolosa verso la porta di Cragno che blocca
70′ Di Carmine serve in buona posizione Terrani, palla in curva
69′ Puscas appoggia al limite per Cisse, tentativo completamente sballato
68′ tiro cross di Di Chiara, Cragno si salva in angolo
67′ cross di Terrani, deviazione pericolosa di un difensore con palla che scivola in corner
66′ prova il tiro a giro Falco in modo un po’ pretenzioso, palla abbondantemente fuori
65′ ammonito Acampora per gioco scorretto
63′ sponda di Di Carmine, tenta la rovesciata acrobatica Nicastro mancando la porta di poco
62′ entra Mustacchio al posto di Ricci nel Perugia
61′ Viola batte pericolossissimamente al limite, ma prima c’era fallo su un difensore. Fortunatamente la palla non entra
57′ Falco si accentra e tira, blocca facile Brignoli
56′ Di Chiara perde ingenuamente palla sulla trequarti, Chibsah serve sulla destra Falco che però conclude sbilenco
49′ cross da destra, Nicastro non trova la porta di un soffio
48′ Acampora entra in area a mette al centro teso, due compagni non ci arrivano di un soffio
46′ ammonito Eramo per gioco scorretto
Si riparte senza ulteriori cambi
Finisce così il primo tempo senza reti tra Perugia e Benevento. La curva incita i propri giocatori ad una ripresa super
45′ Di Carmine affossato in area da due difensori. Niente rigore. Triste copione che si ripete
3′ di recupero
41′ nel Perugia entra Acampora al posto di Brighi
40′ ammonito Dezi per gioco scorretto
35′ cross di Brighi, Lopez svirgola davanti a Cragno ma il portiere fa in tempo a recuperare e a bloccare la sfera
32′ cross invitante di Del Prete, Di Carmine salta fuori tempo e impatta male la sfera
30′ prova all’altezza del vertice sinistro dell’area la volè di destro Dezi, palla che sorvola la traversa
27′ punizione di Di Chiara ben indirizzata, blocca in due tempi
25′ Puscas fugge ancora verso l’area avversaria, il suo tiro viene rimpallato da Mancini
21′ Eramo aggira Mancini e batte a rete, fortunatamente Brignoli è attento e blocca
17′ sul corner seguente prova l’incornata Lucioni che termina alta. Il capitano della Strega chiede invano un tocco che non c’è
16′ ripartenza veloce degli ospiti con Puscas che appoggia per Eramo, il suo tiro deviato sul fondo
13′ ammonito Lucioni per proteste
1′ subito pericoloso il Benevento: su azione d’angolo arriva dal limite Lopez al volo, il tiro deviato non trova impreparato Brignoli che alza sopra la traversa
Partiti
Squadre sul terreno di gioco agli ordini di Abisso di Palermo
Perugia (4-3-3): Brignoli; Del Prete, Volta, Mancini, Di Chiara; Brighi, Ricci, Dezi; Nicastro, Di Carmine, Terrani. A disp.: Elezaj, Fazzi, Acampora, Gnahoré, Monaco, Guberti, Mustacchio, Alhassan, Forte. All. Bucchi
Benevento (4-2-3-1): Cragno; Venuti, Camporese, Lucioni, Lopez; Chibsah, Viola; Eramo, Falco, Puscas; Cissé. A disp.: Gori, Pezzi, Del Pinto, Melara, Ciciretti, Padella, Gyamfi, De Falco, Buzzegoli. All. Baroni
Tutto come nelle previsioni: Bucchi opera due cambi, vale a dire Ricci per Gnahore e Nicastro per Mustacchio. Sull’altro fronte invece Baroni non potrà contare su Ceravolo, uscito malconcio dal match di andata e non presente nemmeno in panchina, dove invece si siede Ciciretti, ancora non al meglio. Stupendo il colpo d’occhio del Curi, con quasi ventimila spettatori presenti.
PERUGIA – Il clamoroso quanto inaspettato tonfo del Frosinone al Matusa contro il Carpi al termine di una partita in cui, tanto per cambiare, non sono mancate le polemiche a causa degli ennesimi evidenti favori arbitrali a vantaggio dei ciociari, ha fatto salire attesa ed ottimismo nei tifosi del Perugia, che ora vedono meno tortuosa la strada che porta al ritorno in serie A dopo 13 anni di assenza. Qualora oggi le cose andassero come tutti si aspettano i biancorossi andrebbero sì in finale, ma addirittura con il vantaggio del fattore campo, visto che la formazione di Castori si è classificata settima al termine della stagione regolare. E’ opportuno però non spingersi troppo con la fantasia: il Benevento, anche nel match di andata, ha dimostrato di essere una squadra di grande qualità, che merita anch’essa fino alla fine di lottare per raggiungere la massima serie. Il gol di Letizia, con gli emiliani in nove contro undici, ha avuto l’effetto di stravolgere le gerarchie di questi playoff, che sembravano palesemente indirizzati verso la vittoria del Frosinone. Non è ovviamente nostra attenzione alimentare la cultura del sospetto, ma è altrettanto vero che a volte a pensare male ci si azzecca. Tuttavia le energie devono essere concentrare sull’appuntamento di stasera, quando alle 20:30 Abisso da Palermo (altra designazione piuttosto discussa) darà il calcio di avvio. Lo sanno i giocatori, da giorni in ritiro ad oltranza sotto la sapiente guida di Cristian Bucchi (a proposito, oggi è il suo quarantesimo compleanno, auguri), e lo sanno i tifosi, che sin da ieri sera hanno fatto sentire la propria voce recandosi in massa nel piazzale antistante l’Hotel La Meridiana di Ferro di Cavallo, da quest’anno sede del ritiro per le partite casalinghe. Cori ed incitamenti per tutti, proprio per far capire ai calciatori che quella di stasera è una grande e forse irripetibile opportunità. Ma una cosa non meno importante l’hanno fatta i potenziali spettatori: se ieri il dato ufficiale si attestava a 15122 unità, la giornata di oggi ha regalato un’impennata forse inattesa per quello che era l’andazzo di questi ultimi anni. Alla partita di stasera assisteranno circa ventimila persone, esattamente il numero che Santopadre aveva auspicato domenica in conferenza stampa. Se la Curva Nord è esaurita da giorni, quest’oggi sono stati bruciati anche i tagliandi della Gradinata. Si prepara quindi uno scenario da brividi, secondo solo a quel 4 maggio di tre anni fa che consentì al Grifo di tornare in B e di vivere oggi questa entusiasmante avventura. A chi si fosse dimenticato del regolamento rinfreschiamo la memoria: per andare in finale bisognerà vincere con qualsiasi risultato visto lo 0-1 maturato all’andata. Non ci sono supplementari, ma conta il miglior piazzamento in graduatoria ed in questo caso il Perugia è avvantaggiato. Per far valere questo “privilegio” c’è bisogno di tutti, indipendentemente da chi scenderà in campo. E Perugia, intesa come città, lo ha capito. Finalmente.