Scuola, gli umbri sbancano le Olimpiadi per la simulazione d’impresa

PERUGIA – Grande successo delle scuole umbre alla finale nazionale di “Enterprise – Ebg European business game”, le “Olimpiadi” sulla simulazione d’impresa che si sono svolte a Ravenna, organizzate dalla Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, alle quali l’Umbria ha partecipato con i vincitori delle competizioni regionali del progetto “A scuola d’impresa”.

Promosso dall’Agenzia Umbria Ricerche in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria e con il supporto gestionale di Cna ed Ecipa Umbria, “A scuola d’impresa” è il progetto pilota sulla simulazione d’impresa che la Regione Umbria – si legge in un suo comunicato – finanzia con risorse della programmazione regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020, giunto alla quarta edizione. In questo anno scolastico, sono stati dieci gli istituti superiori che vi hanno partecipato, per un totale di 200 studenti e studentesse del IV anno, sviluppando 38 innovative idee d’impresa.

A partire dai primi di maggio si sono tenute le finali regionali, con sei idee di impresa che hanno passato il turno e che sono state presentate da squadre di studenti dei rispettivi istituti alle finali nazionali a Ravenna: “E. Orfini” di Foligno con le idee d’impresa “Umbria on paper” e “Pro grape”;
“Cavour-Marconi-Pascal” di Perugia con l’idea “Sweet Hemp”;
Istituto “Franchetti-Salviani” di Città di Castello con l’impresa “Eco bag”; Istituto Superiore “Giordano Bruno” di Perugia con “The cutter”; Istituto tecnico commerciale “A.
Capitini-Vittorio Emanuele II” di Perugia con l’idea “Pastiamo”.
Si è posizionata al primo posto, dopo un’attenta selezione della giuria, l’idea “Pro grape” dell'”Orfini” di Foligno e a seguire l’idea “The cutter” del “Giordano Bruno”. “Pro grape” ha l’obiettivo di recuperare gli scarti non utilizzati nella vinificazione delle zone del Sagrantino per creare due linee di prodotti, una per la cosmesi e una per la cucina: “beauty grape” e “grape in the kitchen”. L’idea d’impresa del “Giordano Bruno” ha brevettato invece un macchinario per tagliare la torta al testo.

I cinque studenti dell'”Orfini”, con l’impresa simulata “Pro grape”, rappresenteranno l’Umbria alle finali internazionali di “Ebg” che si terranno sempre a Ravenna a fine giugno; in competizione ci saranno studenti provenienti da dieci Paesi europei. “Grande soddisfazione l’Umbria a queste finali nazionali sulla simulazione d’impresa – sottolinea il direttore dell’Agenzia Umbria Ricerche, Anna Ascani -. Le idee d’impresa e i relativi progetti, sviluppati con il supporto di docenti e esperti durante un intero anno scolastico, sono risultati di alta qualità e molto competitivi rispetto a quello delle altre regioni: Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. Il premio per i due progetti risultati vincitori è una visita di studio alle Istituzioni europee a Bruxelles”.

Al progetto “A scuola d’impresa” hanno partecipato: Istituto Professionale “E. Orfini” di Foligno; Istituto Tecnico Tecnologico “L. Da Vinci” di Foligno; Istituto di Istruzione Superiore “G. Bruno” di Perugia; Istituto di istruzione superiore “Cavour-Marconi-Pascal” di Perugia; Istituto tecnico commerciale “A. Capitini – Vittorio Emanuele II” di Perugia;
Istituto di Istruzione Superiore “Franchetti-Salviani” di Città di Castello; Istituto di istruzione superiore “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di Città di Castello; IIS Campus “L. da Vinci” di Umbertide; Liceo artistico “Magnini” di Deruta;
Istituto Alberghiero “De Carolis” di Spoleto. Scopo dell’azione pilota è favorire la cooperazione tra la scuola e le imprese attraverso “Fab lab”, laboratori di simulazione d’impresa e “business game”. Si sono realizzate attività di formazione degli insegnanti delle scuole con l’utilizzo di piattaforme informatiche per la redazione del “business plan”, lo sviluppo di laboratori sulla creazione d’impresa e competizioni dei giovani studenti, che hanno sviluppato lo spirito imprenditoriale e le competenze necessarie alla creazione d’impresa. Gli studenti, divisi in squadre, in seguito ad una mirata formazione, simulano un progetto d’impresa partendo da un’idea imprenditoriale innovativa individuata tenendo conto dei settori economici tipici dell’Umbria. Studenti e studentesse hanno messo in campo, in una logica di “learning by doing”, le azioni che devono essere realizzate per diventare imprenditore (quali rapporti con le banche, ipotesi di produzione del prodotto, piano di marketing e così via) compiendo tutto il percorso che va dall’idea imprenditoriale al “business plan”.

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