Perugia, Bucchi: “Ci è mancata precisione e fortuna. Non meritavamo l’eliminazione”
L’1-1 del Curi non basta al Perugia per superare il turno. Cristian Bucchi, forse all’ultima sulla panchina biancorossa (per lui si parla di offerte dalla serie A da parte di Sassuolo e Cagliari), si immaginava un compleanno diverso: “Non è facile essere lucidi ma ci provo. Non siamo usciti sconfitti stasera, ma per quanto fatto nelle ultime due gare non meritavamo di uscire. Ci è mancata precisione e fortuna. Il nostro cuore nello stesso tempo deve essere pieno di orgoglio per quanto abbiamo saputo fare. Il primo tempo non era dei migliori, ma abbiamo in tutto quindici palle gol, però non è andata”. Qualche scelta ha lasciato delle perplessità, ma il tecnico rifarebbe tutto: “Al 30′ si fa male Brighi che fa saltare i piani. Abbiamo impostato la gara come era giusto fare, per poi tentare nell’ultimo quarto d’ora il tutto per tutto. Purtroppo non abbiamo raccolto. Nelle due partite credo meritassimo nettamente. Bravi loro a sfruttare i pochi errori nostri”. Immancabile la domanda sul futuro: “Faccio fatico a parlarne. Nei prossimi giorni, senza fretta, ci incontreremo con il presidente, che ringrazio ancora per avermi dato questa opportunità, e vedremo se si può migliorare quanto fatto fino ad ora”. Infine, un voto alla squadra: “Sarà di sicuro molto alto, Avevamo due obbiettivi: riempire il Curi e ci siamo riusciti; andare in A e l’abbiamo sfiorata”.
L’allenatore del Benevento Marco Baroni pensa già al futuro: “Sono già con la mente rivolta alla prossima partita. Dobbiamo recuperare le energie perchè veniamo da un finale di campionato pazzesco, in cui i ragazzi stanno dando tutto. Credo che questa finale sia meritata, abbiamo battuto un avversario forte e questo dà valore e lustro a quanto fatto”. C’è voluta una prestazione importante sotto tutti i punti di vista per portar via dal Curi la qualificazione: “Il primo tempo è stato perfetto, con le due punte che hanno svolto un lavoro pazzesco nelle due fasi. Poi, quando sono venute a mancare le energie, è stata più dura. Però siamo stati ordinati e di questo sono davvero soddisfatto”. Ultimo ostacolo verso la A il Carpi: “Ha fatto i preliminari come noi, ma credo che contro il Frosinone sarebbe stato lo stesso tipo di partita. Non dimentichiamoci che gli abbiamo dato una bella mazzata altrimenti a quest’ora sarebbero in serie A”. Il match di ieri è stato molto diverso da quello del campionato: “Quella è stata la sconfitta dell’arroganza: finchè i giocatori offensivi lavoravano di squadra tutto andava bene, poi meno”.
Il centrocampista del Perugia, Matteo Brighi, chiarisce subito che l’uscita non era dovuta a cause tecniche ma fisiche: “Dopo un quarto d’ora mi sono fatto male, ho provato ma mi sono dovuto arrendere”. Lo stato d’animo non può che essere quello consono al momento: “Credo sia normale essere dispiaciuti. La qualificazione è stata compromessa all’andata. Stasera le occasioni le abbiamo avute, poi ci siamo sbilanciati subendo gol”. Sul cerchio finale: “Abbiamo ricevuto i complimenti per la stagione, cosa normale in questi momenti”. Da dove e da chi si dovrebbe ripartire? “La base credo che debba essere il mister, ma capisco le sue aspirazioni. Saprà lui cosa fare. l’ossatura però credo sia importante”.
Il difensore del Benevento Lorenzo Venuti parla di “grande risultato raggiunto. Abbiamo festeggiato ma siamo consapevoli di non aver fatto ancora nulla. Dobbiamo pensare a mantenere la concentrazione alta per una settimana che sarà importante. Il Carpi? Nessuno si aspettava potesse andare in finale, ma sarà una partita molto complicata”. Il giocatore di scuola Fiorentina ci terrebbe a giocare in serie A: “Voglio conquistarla sul campo”, Sul futuro invece glissa: “Non saprei dire nulla”.