Pieve di campo, la fibra buca e non rattoppa

PERUGIA –  Ormai a Pieve di Campo, la zona alta di Ponte San Giovanni che fronteggia la stazione ferroviaria, i residenti, se non altro per imitare  “i ragazzi del campetto”, alcuni interventi su buche ed erbacce li fanno direttamente. Ma quando le buche sono voragini (magari in attesa della pioggia che le renda “abitabili” da rane, zanzare e altri insetti) i mezzi di cui dispongono non sono sufficienti a sanare i danni dovuti, in questo caso, alla posa in opera della “fibra”. In via Vincenti – parte alta di Pieve di Campo – gli operai hanno fatto una grossa buca per un intervento su un tubo ostruito che impediva il passaggio della fibra ottica.  Più volte sollecitati dai residenti hanno dato sempre assicurazioni di un pronto ripristino della copertura della voragine: ecco i risultati. Da mesi ormai la situazione è questa: circa due metri quadrati di superficie con profondità fino a 15 centimetri: a denotare incuria, degrado, pericolo ed eventuali danni a pedoni, veicoli, motocicli in eventuale transito notturno. Chi ascolta l’appello? E, soprattutto, chi tappa la buca? Ma il paradosso è che, in Umbria, soltanto il comune di Spoleto dispone di una macchina che si chiama proprio “TAPPABUCHE” per risolvere problemi di questo tipo. L’altro paradosso è che un altro comune, prima di poterla adoperare, dovrebbe partecipare a una gara di appalto invitando a ricevere la migliore offerta anche da altri possessori, la maggior parte dei quali è sparsa in Europa dove il furgoncino, prodotto in Olanda, è molto presente e acquistato in consorzio da un certo numero di comuni limitrofi. (?) Capito?.

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