Perugia, la Lega Nord: “Chiudere i centri culturali islamici in Umbria”
PERUGIA – “Chiudere immediatamente tutti i centri culturali islamici in Umbria prima che siano i nostri cittadini a dover pagare per le scelte irresponsabili di chi Governa”. Non lascia spazio all’interpretazione la posizione della Lega Nord Perugia con il suo commissario cittadino Riccardo Augusto Marchetti a fronte dell’ennesimo arresto di due potenziali terroristi, stabili frequentatori del centro culturale islamico di Ponte Felcino. “Il quadro politico che si sta delineando – spiega Marchetti è chiaro. A livello nazionale il Partito Democratico sta perdendo consensi e cerca di sanare le perdite approvando in maniera fin troppo repentina, leggi assurde come lo ius soli. Di questo passo non soltanto i centri culturali islamici aumenteranno in maniera esponenziale, ma saremo costretti a vivere nel terrore. Non esiste un islam moderato e lo testimonia la storia moderna: da quel famoso 11 Settembre in poi con Parigi, Bruxelles o Nizza come capofila.
E’ riscontrato che le moschee sono un luogo di radicamento del fondamentalismo islamico, chi Governa questa Regione dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e pensare prima alla sicurezza dei cittadini chiudendo tutte le strutture che soltanto in Umbria sono circa una 40ina. Comprendiamo – specifica Marchetti – non sia un iter legislativo semplice, ma resta fattibile e un buon inizio sarebbe avallare la mozione dei nostri consiglieri Regionali sulla moratoria relativa alla costruzione e /o apertura di nuovi centri culturali islamici. Nel contesto della guerra scatenata dal terrorismo islamico globalizzato – conclude Marchetti – dovremmo dire «stop» alle moschee e dovremmo smetterla di comportarci come se fossimo più islamici degli islamici stessi.