Spoleto, mostra fotografica sull’Enciclica di Papa Francesco
SPOLETO – Una mostra fotografica sull’Enciclica di Papa Francesco e un convegno su “Coltivare il futuro” il 14, 15 e 16 luglio alla Rocca Albornoziana. L’iniziativa sarà presentata a Spoleto il 14/15 e 16 Luglio presso la Rocca Albornoz – Sala Eugenio IV.
Nello specifico il 14 Luglio alle ore 17.30 porteremo una riflessione dal tema: “ARTE, CULTURA, SPORT PER UNA VITA CIVILE E SOLIDALE”
Come sfondo all’incontro una mostra fotografica e video per illustrare l’Enciclica “Laudato si” di Papa Francesco, “Per non restare indifferenti”, che si protrarrà fino al 16 Luglio. Trenta immagini inedite, affiancate ad altrettanti estratti documentali, proposte da tre giovani artiste a marchio Artenatura: Laura Filippucci, Francesca Marinangeli ed Eleonora Dottorini. La mostra permarrà fino a domenica 16 Luglio.
“Tutto è connesso”: Papa Francesco, attraverso la Lettera Enciclica “Laudato si”, ci invita ad una attenta riflessione sulla necessaria conversione alla sostenibilità dello sviluppo umano, criticando il paradigma tecnocratico e invitando a nuovi stili di vita. Tutto parte dalle parole di San Francesco d’Assisi: “Laudato si, mii Signore”; esempio per eccellenza della cura di ciò che è debole e di una ecologia integrale vissuta con gioia ed autenticità.
L’Unione Sportiva ACLI è promossa dalle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) per favorire, sostenere ed organizzare attività motorie, ludiche e sportive rivolte a soggetti di ogni età e di ogni condizione, con particolare attenzione alle persone più esposte a rischi d’emarginazione fisica e sociale. L’US acli è soggetto promotore disport per tutti attraverso iniziative funzionali a migliorare la qualità della vita civile.
L’incontro intende promuovere e sviluppare le tematiche inserite nelle linee programmatiche dell’USacli tema del XV Congresso Nazionale: LO SPORT CHE VOGLIAMO. Qui si richiama e valorizza lo sport nella sua funzione sociale, culturale, educativa, formativa, solidale e responsabile. Lo sport come ricchezza di opportunità, attento ai bisogni diversi di chi lo pratica, formato da una molteplicità di esperienze, di forme organizzative che interagendo possono stimolare comunità di pratiche, di idee, di abilità e di competenze. Una sottolineatura forte di uno sport che cura la relazione ancora prima del dato tecnico promuovendo la salute e la qualità della vita della persona. Un modello organizzativo di sport che sappia connettersi con il mondo esterno, che persegua l’obiettivo di “aprire” a tutti l’accesso alla pratica e in grado di facilitare l’educazione alla partecipazione coltivandone la crescita attraverso le attività sociali che si sviluppano nei territori.