Un’edizione di Umbria Jazz tra controlli e sicurezza

PERUGIA – Questa 44ima edizione di Umbria Jazz si sta contraddistinguendo anche per un nuovo fattore non direttamente connesso con gli aspetti musicali ma che per certi versi permette che il flusso di musica diffuso per tutto il centro storico si possa emanare tra le piazze e i vicoli della città all’insegna della tranquillità, della festa e della sicurezza. E a seguito dell’ordinanza 912 del 29 giugno firmata dal sindaco di Perugia Andrea Romizi, dopo le vicende in piazza a Torino e l’allarme terrorismo, anche il capoluogo umbro ha vissuto, in questo primo weekend della manifestazione Jazz tra le più importanti al mondo, una situazione con più controlli, contingentamenti e un consistente spiegamento di forze dell’ordine. Di fronte a tali controlli anche il sindaco esprime la sua opinione affermando che: “In occasione di particolari manifestazioni che richiamano nell’ area del centro storico migliaia di persone, a tutela della sicurezza pubblica e della sicurezza della circolazione, è indispensabile ed inderogabile accertare la rispondenza delle dimensioni delle occupazioni alle autorizzazioni rilasciate; vanno infatti tutelate, come prioritarie, le fasi di afflusso e deflusso in sicurezza del pubblico”. Nonostante qualche attesa in più per accedere alle aree in cui si tenevano concerti, il vasto pubblico di perugini e di turisti anche stranieri, non si è scoraggiato e il livello di gradimento per questo evento rimane sempre molto alto, sebbene ci sia stato qualche piccolo disagio e sorpresa da parte dei cittadini, non abituati a vivere questa manifestazione tra controlli e forzi di polizia. In ogni angolo della città sono stati dislocati esponenti delle varie forze dell’ordine che nelle aree dei concerti hanno controllato borse e sacche, facendo eliminare tappi dalle bottiglie per evitare ogni rischio. E comunque tanta gente si è riversata nel centro storico, nelle vie tradizionali, e nelle viuzze e stradine che conducono agli altri spazi dei concerti, anche se la chiusura ad elastico è scattata con qualche anticipo sui numeri. Anche la viabilità ha tenuto, non si sono verificati episodi di traffico, i parcheggi sono stati ben usati e soprattutto il minimetro ha funzionato molto bene ed è stato utilizzato da giovani e famiglie, che nell’incertezza di dover essere soggetti a ulteriori controlli, hanno preferito affidarsi al più tranquillo trasporto pubblico.

 

 

 

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