I dirigenti scolastici continuano la protesta: non procederanno alla chiamata diretta
PERUGIA – Ci sono anche una ottantina di Dirigenti Umbri fra i 426 che in tutta Italia hanno dichiarato con una lettera indirizzata al ministro Fedeli l’intendimento di rimanere inerti difronte alla possibilità di procedere alla chiamata diretta dei docenti ai sensi della L. 107/2015.
La protesta continua, quindi, e i DS umbri, unitamente ai colleghi di tutta Italia, stanno cercando con ogni mezzo di portare alla attenzione la situazione di disagio professionale che stanno vivendo, sia in ordine alla retribuzione, non proporzionale al carico di lavoro e di responsabilità, sia in ordine alle inadeguate condizioni di sicurezza delle scuole, di cui il DS è responsabile davanti alla legge, sia in ordine alle continue molestie burocratiche. Sui dirigenti scolastici si invera il paradosso di essere i dirigenti meno retribuiti della pubblica amministrazioni e quelli sui cui grava il maggior carico di responsabilità, rischi e oneri lavorativi. E i DS hanno sottolineato, nella lettera alcune criticità non esaustive ma puramente esemplificative, che quotidianamente vivono: le reggenze divenute ormai istituzione strutturale: nate per situazioni di emergenza, limitate e residuali oggi diventato un mezzo per consentire al Ministero di risparmiare; segreterie al collasso con un numero insufficiente di personale rispetto alla complessità delle istituzioni scolastiche; la mancata assistenza degli uffici legali USR nei casi di necessità a fronte dell’aumento vertiginoso dei contenziosi.
I DS chiedono, quindi con forza al ministro Fedeli che sia data risposta alle seguenti istanze: ● Modifica della struttura del DLGS 81/08 sulla sicurezza ● Istituzione di figure intermedie tra Dirigente Scolastico e docenti ● Adeguamento dello stipendio in funzione del livello e valutazione economica delle responsabilità in capo al Dirigente Scolastico, anche in confronto con altre figure dirigenziali di pari livello all’interno del MIUR e di altri Ministeri e istituzioni. La Dirigenza Scolastica, così come è organizzata, è funzionale esclusivamente a scaricare sul Dirigente le responsabilità e gli oneri, senza le adeguate retribuzioni e senza le attribuzioni di un qualunque altro Dirigente dello Stato, di pari grado.