Jp Industries, incontro decisivo tra le banche e la proprietà
NOCERA UMBRA – Il count down per i lavoratori Jp Industries sta giungendo al termine e come annunciato dal viceministro Teresa Bellanova il 31 agosto 2017 si terrà, con la partecipazione dello stesso vice ministro, il tanto sospirato incontro tra le banche e il proprietario della Jp, Giovanni Porcarelli.
“Da delegati iscritti al sindacato e da lavoratori – dicono i lavoratori – ci attendiamo un grande passo avanti rispetto a quanto è accaduto fino ad ora, anche vista la prossima scadenza della cassa integrazione (12 settembre 2017), sul cui prolungamento, fino al 31/12/2018, non esistono ad oggi atti ufficiali. Mentre il piano industriale non riesce a far breccia, soprattutto rispetto al credito bancario. Non deve dunque risultare strano, dopo tutti questi anni di attesa e di molte illusioni, il nostro scetticismo sulla positività del prossimo incontro. Ma vogliamo comunque crederci: tanti sono i soldi spesi in questi anni per tenere accese le speranze di migliaia di lavoratori e di due comprensori come la fascia appenninica umbra e il Fabrianese. Per questo l’ostruzionismo di alcune banche (visto che altre hanno dato parere positivo rispetto al piano industriale) appare incomprensibile e ingiustificabile, tanto più a fronte della situazione lavoro nel paese. Senza dimenticare che le stesse banche, grazie al giro economico dato dagli ammortizzatori sociali della ex Antonio Merloni, hanno goduto anche esse di benefici in questi anni”.
Dopo la cessazione dell’attività della Merloni nel 2008, dopo la chiusura dei bandi inerenti all’acquisizione della stessa nel 2011, dopo la sentenza della Cassazione nel 2014, il 31 agosto 2017 è un altro momento fondamentale per le sorti di quello che resta della Antonio Merloni. “Confidiamo nell’operato del Governo e in particolare del vice ministro Bellanova e ribadiamo quanto detto nell’incontro tenuto a Gualdo Tadino i primi di agosto: è necessario garantire l’accesso al credito ed al prestito bancario alla Jp Industries per consentire continuità occupazionale ai 700 dipendenti coinvolti”.