Un cantiere infinito il Pozzo di San Patrizio e il Tempio del Belvedere

ORVIETO – La zona verde che si trova intorno al Pozzo di San Patrizio e al Tempio del Belvedere dovrebbe rappresentare un biglietto da visita per i turisti che arrivano a Orvieto. Ma “l’area del è un cantiere infinito”. Con queste parole  il capogruppo di “Identità e Territorio” Stefano Olimpieri lancia un sasso nello stagno e solleva una questione ormai aperta da molti mesi. I lavori di riqualificazione di quell’area che dovevano essere terminati il 17 marzo, in realtà sono ancora molto indietro e soltanto una parte di quelli preventivati sono stati portati a compimento. “I proclami con i quali veniva enfatizzata la riqualificazione – afferma il consigliere – si sono sciolti come neve al sole e la situazione che appare alla vista di chi vi transita è assolutamente desolante e fortemente dannosa per l’immagine della città. Tenere l’intera area un cantiere aperto per tutto il periodo primaverile ed estivo la dice lunga sulle capacità politiche e progettuali del sindaco, dell’assessore al turismo e di quello alla cultura. L’accoglienza e la pulizia dei luoghi – incalza Olimpieri – dovrebbero essere elementi fondamentali per rendere piacevole e vivibile la città ai residenti ed ai turisti. Una parte importante della nostra economia vive sul turismo, sull’accoglienza e sulla ricettività: pertanto, non vi è dubbio che il primo soggetto ad attivarsi e ad agire per migliorare la qualità dell’offerta turistica debba essere il Comune. Purtroppo, il degrado che interessa il Pozzo di San Patrizio risulta deleterio per l’immagine di Orvieto”

 

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