Tre rapine messa a segno da una coppietta di fidanzatini ternani
TERNI – Giovani fidanzati ternani, appena più che 20enni, disoccupati e nullafacenti, si trovano da ieri pomeriggio, lui in carcere a vocabolo Sabbione e lei, incinta, agli arresti domiciliari.
Sono state le accurate e meticolose indagini della Polizia di Stato, coordinate dal Pubblico Ministero Barbara Mazzullo che hanno fatto sì che il GIP del Tribunale di Terni, Federico Bona Galvagno, ordinasse la misura di custodia cautelare per reati contro il patrimonio, misura che è stata eseguita ieri pomeriggio dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dalla Squadra Mobile, gli stessi uffici che dall’inizio dell’estate avevano raccolto elementi e prove che avevano portato alla denuncia dei due ed anche all’arresto: nove i reati contestati, alcuni perpetrati con efferata crudeltà e lucidità.
Tre le rapine commesse dai fidanzati, di cui due ai danni di anziane signore, oltre a furti in abitazione, in esercizi commerciali e in strada, alcuni commessi con la complicità di altre tre persone (il padre della ragazza e una giovane coppia di amici), che sono state indagate dalla Procura della Repubblica per concorso.
Varie le tecniche utilizzate: in un’occasione, le due coppie a bordo di un’auto, si sono affiancate ad un’autovettura guidata da una donna e, approfittando di un rallentamento, le due ragazze sono scese ed hanno cominciato a malmenare la vittima dal finestrino aperto e ad insultarla per aver “adocchiato” uno dei due ragazzi, che nel frattempo era sceso dall’auto ed aveva rubato la borsa della povera malcapitata.
Una sera, nel parcheggio coperto di Piazza San Francesco, hanno oscurato le telecamere, tagliato i fili elettrici delle sbarre ed hanno tentato di scassinare le casse. Dentro ad un negozio, invece, hanno rubato il borsello al titolare: conteneva 10.000 euro;
In strada hanno strappato la collana d’oro dal collo di una signora e sono fuggiti in macchina. Per due volte, in due occasioni diverse, hanno tentato di sfondare il portone di ingresso di due appartamenti, uno abitato da un’anziana signora che li ha sorpresi al rientro, facendoli fuggire.
In un’occasione sono riusciti ad entrare nella casa di una signora anziana, carpendo la sua fiducia e facendosi offrire un caffè, mentre le portavano via tutto quello che potevano arraffare.
Un’escalation di violenza e sfrontatezza che ha raggiunto il suo apice il 21 luglio, quando hanno fatto irruzione in casa di un’anziana disabile, che in quel momento si trovava da sola, l’hanno imbavagliata e legata al letto ed hanno rubato tutto l’oro, oltre ai soldi ed ad altri oggetti di valore.
Dalle indagini è emerso che hanno anche tentato di vendere la refurtiva in vari compro-oro cittadini, senza riuscirvi.