Ternana, Bandecchi fa visita alla squadra. Ecco cosa ha detto…

Dopo la vittoria in rimonta contro lo Spezia la Ternana ha ricevuto la visita da parte del patron della squadra, Stefano Bandecchi, che una volta sceso dal suo elicottero si è concesso ai microfoni delle varie emittenti presenti.

Si parte dall’ultimo risultato, vale a dire il successo contro i liguri, battuti 4-2 dopo che le Fere erano sotto di due gol: “Sono soddisfatto della prestazione della squadra, ha avuto una grande reazione e sono convinto che abbia tutte le carte giuste per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. È però allucinante prendere gol dopo appena 30 secondi; qualunque squadra si sarebbe abbattuta dopo 10 minuti sotto di 2 gol. Non possiamo permetterci queste piccole distrazioni e oggi sono qui proprio per parlare di questo. Per il resto posso solo ringraziare questi fantastici ragazzi e Pochesci. Ringrazio anche i nostri tifosi che ci hanno sempre incitato, io al posto loro sul 2-0 avrei preso tutti a schiaffi. Ora rimaniamo con i piedi per terra, siamo ancora nei bassifondi della classifica. Dobbiamo intraprendere la nostra strada, chiedo alla squadra di essere determinata e di credere nella propria forza”.

Altra questione è quella del closing. C’è la massima fiducia sul fatto che tutto possa procedere nel migliore dei modi: “Secondo gli accordi con i Longarini per il passaggio definitivo delle quote abbiamo due anni dal primo atto. Ma siamo fiduciosi di stringere i tempi e di chiudere entro fine dicembre”.

Infine, il mercato di gennaio, sul quale Bandecchi non si sbilancia: “Io credo fermamente in tutti questi ragazzi. Sabato in campo c’era gente che ha giocato pochissimo eppure ha fatto un’egregia figura. Faremo degli aggiustamenti, voglio fare un progetto a lunga scadenza con questa squadra, rinnoverei a tutti il contratto. Paradossalmente chi ha commesso qualche errore sono stati i migliori. Lavoriamo tutti insieme, squadra, società, tifoseria e allenatore”.

Parole estramamente chiare: il progetto va avanti a pieno regime e non saranno le sconfitte a far cambiare idea alla proprietà su quella che è la strada da percorrere.

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