Umbertide, accordo sulla Moschea: ok alla costruzione del pianoterra

UMBERTIDE – Un accordo per la convivenza e per normare situazioni spinose che, invece, spesso creano malumori. E’ il caso del documento firmato dal Comune di Umbertide, dalla Prefettura di Perugia e dall’associazione Centro Islamico per dare certezze e sicurezze ai cittadini. In primo luogo l’associazione Centro Islamico trasmetterà alla prefettura con anticipo i sermoni del venerdì tradotti.

“Tale protocollo – spiega una nota della Prefettura – recepisce integralmente i contenuti del “Patto Nazionale per un Islam Italiano espressione di una comunità aperta, integrata ed aderente ai valori e principi dell’ordinamento statale”, sottoscritto lo scorso 1 febbraio dal ministro dell’Interno e dai rappresentanti delle principali organizzazioni islamiche presenti in Italia. In particolare, è stato previsto che con successivi accordi di dettaglio si procederà a dare compiuta attuazione allo stesso “Patto Nazionale”.

In attesa della loro stipula – prosegue la nota – si è convenuto di porre in essere le azioni necessarie a realizzare fin da subito alcuni punti qualificanti: fra questi, quello di “facilitare i contatti e le relazioni delle istituzioni e della società civile con le associazioni islamiche attraverso, tra l’altro, la costituzione di appositi Tavoli sia a livello comunale che in prefettura (in quest’ultimo caso anche con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni territoriali)”.

In base all’accordo, come detto, “l’associazione islamica trasmetterà alla prefettura con congruo anticipo i sermoni del venerdì corredati da apposita traduzione in italiano e, con cadenza trimestrale, fornirà, altresì, la raccolta di detti sermoni debitamente tradotti. L’associazione, inoltre, invierà alla prefettura, con cadenza trimestrale, copia della documentazione relativa alle donazioni ed ai finanziamenti ricevuti”. In merito alla costruzione in atto del nuovo Centro culturale islamico, il Comune e l’associazione hanno convenuto di distinguere due specifiche fasi: “la prima – spiega ancora la nota della prefettura – concernente la realizzazione del solo piano terra (per il quale verrà rilasciata una separata agibilità), la seconda, relativa alla restante parte dell’edificio, avrà luogo sulla base di successive intese tra le parti”.

“La firma del protocollo d’intesa – ha commentato il sindaco Locchi in una nota del Comune – è un risultato importantissimo per il quale l’amministrazione comunale si è impegnata a fondo, spinta dalla necessità di difendere la libertà di espressione e di culto e di tutelare la sicurezza dei cittadini, favorendo una reale integrazione tra le varie comunità presenti sul territorio”.

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