Nasce il turismo di comunità con un nuovo festival itinerante
FOLIGNO – È in arrivo un nuovo modo di fare turismo e di raccontare le bellezze del territorio tramite un festival itinerante. Il metodo è semplice, si promuove una regione tramite la narrazione effettuata attraverso gli utenti, la comunità che diventa protagonista attiva di questa forma di pubblicizzare spazio e luoghi. In che modo? Mediante l’uso di tecnologia, da un lato (video e foto) e dall’altro con il racconto di esperienze vissute direttamente dai turisti. Tale iniziativa, che è stata appena presentata sabato scorso presso il Punto di informazione e accoglienza turistica di Porta Romana, prende il nome di “Polline, Festival delle comunità narranti – La residenza narrativa”. Questa tipologia di promuovere il turismo uscendo dagli schemi è organizzata dallo Iat -Valle Umbra Sud insieme alla Fondazione Barbanera 1762 coinvolge al momento i comuni di Foligno, Gualdo Cattaneo, Bevagna, Trevi e Valtopina. “Siamo entusiasti – afferma l’assessore al turismo del Comune di Foligno – di aderire a un progetto pensato in un’ottica di valorizzazione turistica del territorio decisamente originale e innovativa”. Dopo un’attenta analisi sono stati individuate sette realtà (laboratori artigianali, aziende agricole, centri culturali) che, mettendo a disposizione il loro tempo e le loro risorse, aderiscono a un programma di racconto innovativo. I sette soggetti si raccontano in prima persona per quattro giorni, stando a stretto contatto con i narratori e sperimentando giorni di vita quotidiana in compagnia dell’Almanacco Barbanera. “Una promozione del territorio che va al di là dei depliant”, ha spiegato Mirko Speziali, presidente del Centro Servizi Foligno, cooperativa che gestisce lo Iat di Porta Romana. Fa parte della cooperativa anche Angelo Carchidi, coordinatore del progetto, che ha spiegato come con il Festival si siano voluti evidenziare tre aspetti: l’innovazione tecnologica, sociale e culturale, il mondo dell’agricoltura e il mondo dell’artigianato. Ogni narratore ha a disposizione un piccolo quaderno personale, ideato e realizzato in collaborazione con la Fondazione Barbanera 1762, sul quale raccontare ogni giorno l’esperienza in Umbria. Il materiale che verrà poi raccolto, verrà messo a disposizione per promuovere il territorio e diventerà parte di una esposizione che verrà allestita all’intero di un evento che si terrà nel prossimo mese di novembre.