Gubbio, Palazzo Ducale “scrigno” della maiolica dell’800: inaugurata la mostra dedicata a Giuseppe Magni e allo Storicismo

GUBBIO – Il curatore Ettore Sannipoli le ha selezionate ad una ad una scegliendole da diverse collezioni pubbliche e private, ed ora eccole tutte insieme, esposte all’interno di un maestoso edificio rinascimentale. In totale sono 64 opere tra piatti, targhe, anfore e vasi, tutte espressione dell’arte maiolica dell’Ottocento.

E’ l’omaggio di Gubbio e di tutta l’Umbria a Giuseppe Magni la mostra “Giuseppe Magni la maiolica italiana dello Storicismo” inaugurata nella splendida sede di Palazzo Ducale voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dal Polo Museale dell’Umbria, dalla Fondazione CariPerugia Arte e dall’Associazione Maggio Eugubino, con il patrocinio del Comune di Gubbio.

Il progetto espositivo, che resterà aperto fino al 20 maggio 2018, è stato presentato nel dettaglio dal curatore stesso, che ha illustrato sotto il profilo storico-artistico la figura dell’artista eugubino, di cui sono in mostra 32 opere, tra le quali 15 provenienti dalla sua collezione personale di recente acquistate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Tra i lavori più significativi ha ricordato i piatti con “Laura del Petrarca” – opera scelta come immagine della mostra – con la “Madonna del Belvedere” e con la “Sacra Famiglia”. Sannipoli si è poi soffermato sul movimento di cui Magni era una delle figure di spicco, lo “Storicismo” rappresentato in mostra da altre 32 opere produzione dei principali opifici storicistici operanti nell’Italia mediana: Ginori di Doccia, la fabbrica Cantagalli di Firenze, la società Achille Farina di Faenza, la fabbrica Angelo Minghetti di Bologna, le Ceramiche Artistiche Molaroni di Pesaro, le ceramiche Pio Fabri di Roma.

Aprendo l’incontro il Direttore Paola Mercurelli Salari ha sottolineato che Palazzo Ducale si è sempre contraddistinto per l’attenzione alle eccellenze locali e che questo progetto ne è una ulteriore dimostrazione: “La residenza federiciana – ha detto – è il luogo ideale in cui ripercorrere le vicende artistiche di Magni, essendo spazio vitale laddove, per prassi cara al maestro, la storia e l’arte del glorioso passato convivono con le opere contemporanee della Biennale, riproponendo proprio quell’antica formula per la quale i giovani artisti tornano a cimentarsi coniugando esperienze di accademia e di bottega”.

Nel ricordare il vincolo che lega la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia al territorio eugubino, il Presidente onorario Carlo Colaiacovo ha spiegato che la mostra nasce anche per una ragione che riguarda specificamente lo storico impegno della Fondazione sul versante dei beni culturali: “Come molti di voi sapranno – ha detto Colaiacovo – nel corso dei suoi 25 anni di vita, la Fondazione ha accumulato una vasta collezione di opere d’arte, all’interno della quale un posto fondamentale occupa proprio il settore della ceramica artistica, al quale è stato assegnato un particolare rilievo proprio in considerazione della grande importanza che questa forma espressiva ha rivestito e continua a rivestire per l’intera Umbria”.

Questa mostra vuol fare conoscere un pezzo importante del nostro passato, ma con l’intenzione di proiettarci verso un futuro”, ha detto il Presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Giuseppe Depretis, ponendo l’attenzione sulle numerose iniziative organizzate dalla Fondazione “con l’obiettivo di contribuire alla crescita in termini culturali, civili, promozionali e turistici del nostro territorio, con particolare attenzione ai giovani”.

Il Presidente Lucio Lupini ha detto che “come Associazione Maggio Eugubino ci sentiamo impegnati a dare vita o a partecipare attivamente a tutte quelle occasioni utili per stimolare, ragionare, riflettere sul pensiero artistico. Gubbio lega il suo nome alla maiolica a lustro perché con Mastro Giorgio Andreoli ha raggiunto in questa pratica vette assolute di eccellenza, ma c’è un contesto fatto di testimonianze di grandezza che scorre nel tempo fino ai nostri giorni mostrando che il filo con il grande passato non si è affatto spezzato”.

Presente all’incontro anche il Sindaco di Gubbio: “Questo progetto di valorizzazione della figura del ceramista eugubino Giuseppe Magni – ha detto Filippo Mario Stirati – riveste un particolare significato in quanto l’opera di Magni si inserisce a pieno titolo nella storia della ceramica della città, unanimemente riconosciuta come rilevante nel panorama umbro, nazionale e internazionale. La sua realizzazione di un piatto di grande finezza, in cui raffigura gli artisti che hanno reso celebre Gubbio, testimonia la volontà dell’epoca di una finalità celebrativa e didattica”.

Al termine degli interventi si è tenuta la visita alla mostra guidata dal curatore Ettore Sannipoli, che si è occupato anche della realizzazione dello splendido catalogo edito da “L’Arte Grafica” di Gubbio.

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