Sir Conad, Bernardi: “Giocare ogni tre giorni? Oramai ci siamo abituati…”
Nemmeno le festività varie hanno fatto sì che il calendario venisse snellito. La bella vittoria con Verona è già alle spalle; oggi è già antivigilia di un altro incontro casalingo di alto livello. Al Palaevangelisti arriva domenica Piacenza, una formazione piuttosto insidiosa, decisa a fare la sua parte.
Lorenzo Bernardi, nel tradizionale incontro con la stampa del venerdì, ha assicurato che giocare ogni tre giorni non rappresenta un problema particolare: “Oramai siamo abituati a questi ritmi. Alla nostra squadra piace giocare in continuazione anzichè avere settimane lunghe, basti pensare che le uniche due sconfitte sono arrivate senza avere il turno infrasettimanale. Non è difficile preparare le partite, ma è chiaro che in questo caso non abbiamo molto tempo per vedere cosa possiamo migliorare”.
Cosa è piaciuto al coach della vittoria di ieri? “Mi è piaciuto il fatto che è stata una partita vera, combattuta. Per qualcuno sembra che dobbiamo vincere sempre 3-0, ma ripeto la squadra mi è piaciuta. Nel secondo set potevamo fare un po’ meglio, ma nel volley moderno, in cui il servizio è importante, è opportuno riconoscere quando qualcuno di mette in difficoltà con quella stessa arma. Stern in questo senso e un giocatore magari non molto conosciuto, ma di tutto rispetto e indispensabile per la squadra veronese”.
Nessuna distrazione, malgrado le nascite dei primogeniti di Cesarini e Zaytsev, ulteriore nota di merito: “Sono due eventi che hanno portato gioia nel nostro gruppo e nelle rispettive famiglie, ed è normale che i diretti interessati siano arrivati un po’ scarichi, ma Ivan è stato molto bravo perchè si è messo a disposizione e ha dato equilibrio contro una squadra che ha forzato molto in battuta e poteva metterci ancora più in difficoltà”.
Atanasijevic nel corso del terzo set è stato sostituito da Andric. Bernardi spiega perchè: “Le sue prestazioni non erano all’altezza. Ho a disposizione quattordici giocatori e sarei un folle a non utilizzarli quando la partita lo richiedesse. Ma queste sono situazioni che capitano e capiteranno sempre. I giocatori non sono dei robot, ma esseri umani che vivono momenti di grande emotività. Bata era piuttosto carico, e quando è uscito è stato il primo a tifare per Andric. Questo è il bello del nostro gruppo, che è fantastico e credetemi non è una cosa normale”.
Nessuna paura che le feste distogliessero l’attenzione dal vero obbiettivo, quello dei tre punti: “Non ho mai avuto timore che non potessero arrivare, perchè non avevo nemmeno la presunzione di questo. Nel secondo set, nel momento della loro rimonta, ci siamo innervositi. Dobbiamo capire che anche qualche altro giocatore è in grado di trascinare la sua squadra”.
A tenere il gruppo compatto in questi momenti ci pensa Max Colaci: “Anche sul piano caratteriale è un elemento prezioso. Li reputo il libero più forte in Italia anche per questa caratteristica. Di situazioni simili me ha vissute tante e sa come affrontarle”.
Russell, dopo un breve periodo di appannamento, è tornato ai suoi livelli: “Mai avuto dubbi su di lui, nemmeno in questo caso. Su questo aspetto può di sicuro migliorare”.
Ecco un primo bilancio di questa stagione: “Lascio sempre giudicare agli altri il mio lavoro. Per quanto riguarda le nostre avversarie sapevamo che Civitanova ha un organico molto attrezzato, Modena invece ha giocatori che danno sicurezza agli altri e sarà di sicuro una nostra competitor. Trento è rientrata nelle prime quattro (anche se Verona deve recuperare una partita) vincendo sette partite di fila e aveva bisogno di tempo per amalgamarsi bene. Se pensassi che la quarta non potesse insidiare le prime vivrei in un altro mondo”.
Focus sul prossimo avversario, Piacenza: “Mi attendo una partita sulla falsa riga di quella di ieri. Loro vivono momenti un po’ altalenanti, ma sono temibili. Hanno giocatori esperti che sanno giocare a pallavolo. Sono una squadra insidiosa, ma se metteremo in campo la nostra qualità la differenza verrà fuori. Per riuscirci dovremo giocare bene. Per loro venire a Perugia e perdere è normale, dipenderà da quello che riusciremo a fare”.
Per finire, un voto alla squadra? “Ripeto, lascio giudicare agli altri”.