Nuovo bando per compagnie aeree nello scalo umbro
PERUGIA – Lunedì scorso la Sase, la società che gestisce l’Aeroporto umbro, ha pubblicato un nuovo bando finalizzato alla selezione di nuove compagnie aeree che successivamente potranno partecipare a un eventuale negoziazione per il posizionamento di aeromobili commerciali presso l’aeroporto internazionale San Francesco. La Sase quindi, secondo quanto riportato sul Corriere dell’Umbria, ci riprova dopo il caso ancora irrisolto della compagnia Blujet-FlyVolare, che due anni fa si era candidata coni suoi aeromobili, ottenendo da Sase 500 mila euro a garanzia, sebbene nessun volo sia mai partito, di cui sono rientrati solo la metà, e su cui sta indagando anche la Corte dei Conti. Lo scopo del nuovo bando è quello di portare un aeromobile fisso sulla pista. Il nuovo accordo avrà una durata massima di tre anni che decorreranno dall’avvio delle operazioni di volo. E per evitare che il caso FluVolare possa ripetersi, tra i requisiti richiesti sul bando ce ne sono due che puntano proprio ad evitare un altro caso simile: “Essere in possesso della licenza aerea di esercizio rilasciata d uno stato membro; essere in possesso del certificato di operatore aereo (coa) o di altro analogo certificato abilitativo all’esercizio della attività”. Per la presentazione della domanda c’è tempo fino al 6 aprile (ore 13). Sase inoltre comunica che si riserva di “non procedere all’indizione della successiva procedura competitiva ed in merito specifica che nessuna aspettativa di legittimo affidamento, pretesa, o diritto di alcun genere potrà essere avanzato dagli operatori economici che hanno presentato istanza di interesse”. Insomma, la linea della Sase sembra seguire la prudenza e prima di affidare l’incarico a una compagnia aerea, vuole vederci chiaro. E nel caso si raggiunga un accordo per avere un aeromobile fisso nello scalo, tornerebbe anche in pista la possibilità di un volo per Milano, obiettivo molto importante per i manager umbri e non solo. Il nuovo direttore Solimeno ha ribadito che sebbene la vocazione dell’Aeroporto San Francesco sia di carattere turistico, intende anche aprire a una rimodulazione dei voli più indirizzato verso il business, un comparto che ancora rimane indietro e va sviluppato , considerando che ora il rapporto tra i due settori sta ancora a 80/20 per cento.