Pubblico impiego al voto, 23mila chiamati alle urne in Umbria
PERUGIA Si avvicina sempre più la scadenza elettorale per i lavoratori del pubblico impiego. Il prossimo 17-18-19 aprile anche in Umbria si terranno infatti le elezioni per il rinnovo delle Rsu in tutti i luoghi di lavoro pubblici. Sono circa 23mila (17mila in provincia di Perugia e 6mila in quella di Terni) gli aventi diritto nella nostra regione, suddivisi tra funzioni centrali, enti locali e sanità. “Sono quasi 500 le candidate e i candidati della Fp Cgil dell’Umbria con un mix di esperienza e rinnovamento – spiega Fabrizio Fratini, segretario generale della Fp Cgil dell’Umbria – e il nostro obiettivo è quello di confermare la leadership della Fp a livello regionale”.
Dopo le assemblee della scorsa settimana in Regione, alla Fabbrica d’Armi e nell’azienda ospedaliera di Terni, nelle giornate di ieri e oggi si sono svolte assemblee e iniziative con le candidate e i candidati all’azienda ospedaliera di Perugia, al Comune di Perugia e alla Provincia di Perugia, con la partecipazione del segretario nazionale Fp Federico Bozzanca. Tanti i temi affrontati nei dibattiti, dai nuovi contratti nazionali siglati dopo nove anni di blocco, alle specifiche situazioni aziendali. In particolare il riordino del sistema sanitario, la stabilizzazione dei precari, lo sblocco del turnover, il riordino istituzionale dopo la riforma Delrio (fortemente contrastata dalla Cgil).
“Queste elezioni per il rinnovo delle Rsu assumono una importanza ancora maggiore alla luce dei recenti rinnovi contrattuali – ha detto Federico Bozzanca, incontrando i candidati e i lavoratori della Provincia di Perugia – rinnovi che consentiranno ai nuovi eletti di svolgere un ruolo non più meramente difensivo, ma di azione contrattuale con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Per questo la Funzione Pubblica invita tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare al voto e a sostenere le candidate e i candidati della Fp, per fare davvero la differenza”.