Perugia, da domani si pensa ad Ascoli. Con quale stato d’animo?
Mentre a Terni si festeggia, a Perugia si riflette. In silenzio. Nessuno esponente della società, ad ora, ha preso posizione: può capitare di perdere un derby in casa dopo oltre un quarto di secolo, ma non in questo modo, dicono in tanti. Scelta legittima: meglio evitare di pronunciare parole che potrebbero fare ancora più male ad un ambiente già evidentemente scosso da quanto accaduto. Ma andiamo ora a cercare di capire, pur non dilungandoci troppo, le motivazioni di questo ko che potrebbe costare tantissimo in proiezione finale di stagione.
Punto primo: la condizione fisica e mentale. La Ternana, probabilmente essendo ancora con l’acqua alla gola, correva molto di più e lo ha dimostrato nell’arco di tutti i 90′. A ciò si è aggiunta la voglia da parte dei giocatori rossoverdi di fare risultato, di aiutarsi in campo e di non abbattersi davanti a delle difficoltà che erano prevedibilissime visto il tasso tecnico superiore dell’avversario. Cosa che invece, tra le fila biancorosse, a parte brevi ed effimere fiammate, non si è vista. Nemmeno il primo vero caldo di stagione può rappresentare un attenuante credibile.
Punto secondo: troppi errori tecnici. Una difesa che fino a poche settimane fa si era mostrata quasi imperforabile ieri ha fatto acqua da tutte le parti. I gol presi erano tutti evitabilissimi. Ma ovviamente la responsabilità è anche degli altri reparti, centrocampo in testa, che non filtrava a dovere. Troppi gli errori nei passaggi, anche elementari, con la palla che sembrava scottasse. La Ternana è stata costantemente pericolosa proprio perchè è stata brava ad approfittare di ogni singola imperfezione, come ad esempio quella della prima e terza realizzazione. In quest’ultimo caso da rivedere la marcatura di un insufficiente Gustafson su Montalto.
Punto terzo: sostituzioni errate. Intendiamoci, è ingiusto gettare la croce su un allenatore che fino a questo momento ha compiuto quasi un miracolo, ma in molti hanno storto il naso quando è stato mandato in campo Diamanti al posto di Cerri. La scelta è stata motivata nel dare più sostanza al centrocampo, ma in questo modo si è perso un importante riferimento offensivo. I Grifoni hanno seguitato ad arrancare ed è giunta così la terza rete ospite.
Ora bisogna essere bravi a ripartire e cercare di non commettere più degli errori che hanno di fatto precluso al Perugia la possibilità di lottare per andare direttamente in serie A. Si riprende a lavorare domani, dopo un giorno più di riflessione che di riposo, e sarà compito di allenatore e staff rimettere insieme i cocci perchè la stagione non si chiude e non può chiudersi certo con questa debacle, seppur dolorosa.