La Villa dei Mosaici di Spello è già un successo: quasi 8000 visitatori in un mese di apertura
SPELLO – Ad un mese dall’inaugurazione, la Villa dei Mosaici di Spello ha già registrato numeri eccezionali. Sono quasi 8mila i visitatori giunti da ogni parte d’Italia per ammirare questo eccezionale tesoro archeologico dell’Umbria. Unica nel suo genere, la residenza di età imperiale conserva ancora oggi raffinati pavimenti a mosaico e tracce di affreschi e stucchi alle pareti. La nuova struttura museale, moderna e multimediale, permette di esplorare tutto il fascino di questa villa con ricostruzioni in 3D, postazioni multimediali e App dedicata.
Tanti gli apprezzamenti da parte del pubblico, sia per la bellezza inestimabile dei pavimenti a mosaici sia per il loro restauro che per la qualità architettonica della struttura realizzata per la musealizzazione. Funzionali e ben approfonditi sono stati giudicati gli apparati descrittivi messi a disposizione, sia i più tradizionali pannelli che i tecnologici ibeacon (sensori collegati all’App), che permettono di esplorare tutto il fascino dell’antica villa romana di 2000 anni fa. Le ricostruzioni video delle stanze fanno immergere in prima persona nella villa, rendendo comprensibili le funzioni delle stanze. Nella sala multimediale i piccoli visitatori si possono divertire con i giochi didattici.
Un pubblico eterogeneo, quindi, di adulti e famiglie sia italiani che stranieri, comprese le prime scolaresche che non hanno voluto perdere l’occasione degli ultimi mesi scolastici che visitarla. Oltre 100 sono state, infatti, le insegnanti del comprensorio umbro che hanno partecipato alla giornata di presentazione a loro dedicata. La Villa sarà aperta anche lunedì 30 aprile e martedì 1 maggio (orario 10.30-13 / 15-18.30). I venti ambienti riportati alla luce sono pertinenti al settore centrle della villa, per una superficie totale di circa 500 metri quadrati. Di questi ambienti, dieci conservano pavimenti a mosaici policromi di grande bellezza, con motivi geometrici e figurati. L’ingresso è andato perduto. Intorno al peristilio, il cortile porticato che circondava il giardino interno, si aprono una serie di stanze, denominate dalle figure e dai motivi decorativi dei mosaici: la stanza degli uccelli, la stanza delle anfore, il triclinio, la stanza del sole radiante, la stanza del mosaico geometrico, il peristilio, la stanza degli scudi e l’ambiente riscaldato.
Tra le stanze spicca l’ampio triclinio, la sala dei banchetti, con al centro del pavimento una scena di mescita del vino. Altri personaggi, disposti simmetricamente con in mano elementi vegetali o attributi legati al mondo dell’agricoltura, raffigurano le Stagioni. Completano il mosaico animali selvatici (pantere), domestici (cinghiale, anatra, cervo, etc) e fantastici (tigri marine).