Gubbio, offendicula sul muraglione di piazza Grande

GUBBIO – Lavori in corso  per il posizionamento dei ‘dissuasori’ o ‘offendicula’ sul muretto in Piazza Grande, iniziati questa mattina a cura della ditta ‘Vigami’,  specializzata nella produzione di opere in ferro battuto,  che si è aggiudicata la gara per circa 30 mila euro  e che saranno rapidamente ultimati in vista della ‘Festa dei Ceri’.  Il sindaco Filippo Mario Stirati ha voluto illustrare l’intervento che ha trovato realizzazione a seguito della spinta esercitata per l’attuazione delle  norme di sicurezza introdotte per la manifestazione del 15 maggio. Stirati ha ripercorso la genesi del progetto insieme all’architetto Nello Teodori, ideatore  dell’opera donata dal ‘Comitato per la tutela dei beni culturali e del paesaggio’, che nel 2014  si fece promotore della soluzione alternativa all’ipotesi della ‘rete’ di protezione del muretto.   « Siamo arrivati al traguardo della realizzazione dell’opera in tempi brevissimi – ha commentato il sindaco Stirati – grazie alla disponibilità dell’architetto Teodori e alla celerità di approvazione da parte della Sovrintendenza.  Il problema della sicurezza del muretto in piazza Grande è uno dei punti focali di maggiore sensibilità,  un  parapetto  potenzialmente rischioso in presenza di un uso improprio per i venti metri di altezza rispetto alla sottostante Via Baldassini, così come ci è stato ampiamente sottolineato dalle forze dell’ordine ed è comunque un intervento ‘dissuasorio’ che rimarrà stabile nel tempo. Da quanto possiamo già verificare, l’impatto visivo è pressoché inesistente e l’opera riprende la tradizione del ferro, una delle espressioni più alte nel nostro artigianato. La ‘messa in sicurezza’ di piazza Grande sarà completata con il ripristino dal cancello in ferro a livello della   discesa ‘cieca’ della piazza  e con l’attivazione del monitoraggio con il circuito di telecamere ». L’architetto Teodori ha poi illustrato in dettaglio il progetto, che concilia i termini di sicurezza con la valenza estetica, e con il problema dell’impatto ambientale: « La mia preoccupazione era quella di rispettare un luogo di straordinaria bellezza architettonica, conciliando il profilo del muretto con il paesaggio che da lì si scopre. Potrebbe essere una realizzazione artistica della ‘Biennale del ferro e della ceramica’, con i suoi valori simbolici, una sorta di ‘prato meccanico’ che entra in dialogo con la scenografia di piazza Grande, variando con la luce naturale in un noto dimamico a seconda del sole. Mi sono accorto questa mattina di aver dato vita ad una ‘meridiana’ plurima, lunga 57 metri ».  I «dissuasori»  sono composti da 24 lastre in ferro dello spessore di 8 mm, larghe cm. 62 e lunghe cm. 237, del peso di Kg, 120, dalle quali emergono oltre  11.280  cilindri appuntiti da cm 9 ciascuno.  E’ un provvedimento destinato ad essere consegnato alla storia: infatti  di muretto e sicurezza si discute da anni senza riuscire a trovare una soluzione. Alla fine, la necessità di mettere in essere decisioni coerenti con la «safety» e la «security» (incolumità e sicurezza) imposte dalle disposizioni vigenti, ma soprattutto tutelare la Festa dei Ceri, ha trovato la soluzione condivisa negli «offendicula», realizzati al tornio industriale e concepiti come un’opera d’arte contemporanea che però si ispira al passato.

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