Perugia Calcio, c’è anche l’ufficialità: Alessandro Nesta è il nuovo allenatore
PERUGIA – Dopo la presenza al Curi in occasione di Perugia – Novara e il primo allenamento diretto nel pomeriggio c’è anche l’ufficialità: Alessandro Nesta subentra Roberto Breda sulla panchina del Perugia. Massimiliano Santopadre ha deciso quindi ancora una volta, al fine di disputare al meglio i playoff, di affidarsi ad un profilo giovane, alla sua prima esperienza in Italia. La firma sul contratto, che avrà validità fino al mese di giugno, con una finestra in caso di promozione in serie A. L’ex difensore di Lazio, Milan, Montreal Impact e Nazionale si avvarrà della collaborazione di uno che l’ambiente lo conosce bene, vale a dire l’ex allenatore della Primavera ai tempi di Gaucci Lorenzo Rubinacci. Di seguito il comunicato ufficiale:
“La Società AC Perugia Calcio comunica di aver affidato l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra ad Alessandro Nesta fino al 30 giugno 2018.
Mister Alessandro Nesta si avvarrà della collaborazione del vice allenatore Lorenzo Rubinacci e del preparatore atletico Mirco Spedicato.
La conferenza stampa di presentazione è in programma per domani, martedì 15 maggio, ore 16.
Benvenuto Mister!“
Andiamo a vedere a grandi linee la carriera di Nesta, sia in campo che in panchina. Nel campionato italiano ha legato il suo nome a due squadre: la Lazio, dove si è formato, ed il Milan. Ed è proprio nella squadra biancoceleste che è arrivato l’esordio in serie A a 18 anni appena compiuti, datato 13 marzo 1994, nel match tra Udinese e Lazio terminato sul risultato di 2-2. A dargli fiducia un altro mostro sacro, Dino Zoff, allora tecnico della formazione capitolina. Con il passare del tempo Nesta scala tutte le gerarchie, arrivando a vestire anche la fascia da capitano, ed essendo protagonista del ciclo di grandi vittorie dell’era Cragnotti: tra queste citiamo la Coppa Italia del 1997/98 (il gol decisivo nella doppia finale contro il Milan verrà siglato ironia della sorte proprio da Nesta), la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea dell’anno successivo ma soprattutto lo scudetto del 2000. Nell’estate 2002, precisamente l’ultimo giorno del mercato estivo, avviene la traumatica separazione, con il presidente Cragnotti costretto a cederlo per problemi economici al Milan contro la volontà del giocatore stesso. Non tutti i mali vengono per nuocere: in rossonero, sotto la guida di Carlo Ancelotti, arrivano subito le vittorie. Già nel primo anno infatti conquista Coppa Italia e Champions, seguiti poi da Supercoppa Europea e scudetto. Qualche anno avaro di successi poi nel 2007 un nuova sequela di vittorie, con la Champions contro il Liverpool, la Supercoppa Europea contro il Siviglia e il Mondiale per Club, nella cui finale contro il Boca Juniors l’ex difensore andrà anche a segno. Un infortunio alla schiena sembrerebbe decretarne la fine anticipata della carriera, ma con pazienza e determinazione riesce a riprendersi e a conquistare un altro scudetto, stavolta sotto la guida di Massimiliano Allegri (2010/11). Nell’estate 2012 lascia il Milan e va a giocare in Canada con i Montreal Impact (2012/13) poi, dopo una breve apparizione nella squadra indiana del Chennaiyn, nel 2014 appende le scarpe al chiodo. Anche la sua carriera in nazionale (78 presenze e 0 gol) merita di essere menzionata, con il titolo mondiale del 2006 e quello Under 21 del 1996 a Barcellona.
Inizia la sua nuova esperienza in panchina con i Montreal Impact come consulente principalmente con il ruolo di analista video delle partite della squadra canadese e degli avversari fino al 31 agosto del 2015, quando esordisce come capo allenatore degli statunitensi del Miami Fc. Il 18 novembre del 2017 si dimette dalla guida della squadra e da oggi approda al Perugia, dove vivrà la sua prima avventura italiana.