Città di Castello, bocciato l’ordine del giorno per interventi in attesa di Piazza Burri

CITTA’ DI CASTELLO – Con i 14 voti contrari della maggioranza di Centrosinistra (Pd,Psi,La Sinistra) e i 6 voti favorevoli di Fi, Lega Nord, Castello Cambia e Tiferno Insieme, il consiglio comunale ha respinto l’ordine del giorno sugli interventi nel centro storico prima della realizzazione di piazza Burri presentato dal capogruppo di Fi Cesare Sassolini. Con il documento l’esponente della minoranza chiedeva la convocazione di “un’apposita commissione per studiare gli interventi di miglioria del centro storico da realizzarsi prima ed in concomitanza dell’apertura del cantiere di piazza Burri” e sollecitava chiarimenti sulla situazione degli edifici vicini, i Mulini Brighigna e lo stabile del Consorzio Agrario. La massima assise cittadina ha respinto a maggioranza l’ordine del giorno dopo che gli inviti venuti da alcuni consiglieri comunali a stralciare le questioni relative alle due urbane di proprietà privata erano stati declinati dal proponente. “C’è bisogno di un’idea chiara che l’amministrazione comunale non ha ancora di come sarà il centro storico, con la sua viabilità, durante e dopo i lavori di piazza Burri”, ha sostenuto Sassolini, che ha espresso la necessità di conoscere le prospettive delle aree circostanti comprendenti i Mulini Brighigna e del Consorzio Agrario, ritenendole determinanti per la gestione urbanistica complessiva del cuore della città. “La visione dell’amministrazione sullo sviluppo di questa parte di città, del centro storico e della sua viabilità, del sistema dei parcheggi, alla luce del progetto di piazza Burri è già contenuta nel Piano Regolatore Generale e nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”, ha replicato l’assessore Riccardo Carletti, che ha aperto alla possibilità di convocare una commissione per approfondire le valutazioni, ricordando che sulla riqualificazione urbanistica del centro storico “l’amministrazione comunale abbia già messo in campo e stia continuando ad attuare tutte le azioni strategiche finalizzate a migliorare la fruibilità e la funzionalità dei luoghi principali”. Nel chiedere di “stralciare dal dispositivo dell’ordine del giorno i due punti che riguardano proprietà private, peraltro impropriamente posti nella forma di interrogazione” il capogruppo del Pd Gaetano Zucchini ha rimarcato il valore dell’accordo di programma firmato in consiglio comunale per la realizzazione di piazza Burri nell’ottica di “una centralità della città racchiusa dalle mura urbiche che acquisisce importanza strategica a beneficio dello sviluppo di tutte le aree urbane”. “L’amministrazione comunale ha sempre affermato l’impegno a occuparsi complessivamente del centro storico nel contesto del progetto di piazza Burri, in più di un’occasione abbiamo ribadito che dovremo trovare una regia unitaria per sviluppo e la valorizzazione di tutta l’area di piazza Burri”, ha puntualizzato Zucchini, che ha rilanciato la proposta di “costituire l’ufficio del centro storico, come centro di elaborazione delle idee per la riqualificazione di questa parte della città, nel quale far confluire anche le proposte di un eventuale concorso di idee, che noi abbiamo già votato in maniera unitaria”. A sostenere che “le questioni poste dall’ordine del giorno erano rilevanti nell’ambito del consiglio comunale aperto per l’accordo di programma su piazza Burri, dal quale però non sono venute risposte” è stato il capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci, che ha ritenuto “utile un confronto, anche in sede di commissione, solamente in presenza di elementi concreti che l’amministrazione comunale possa sottoporre al dibattito sui contenuti del progetto di piazza Burri, sulle prospettive delle aree circostanti, su temi come l’accessibilità del centro storico, della mobilità, dei lavori pubblici, del rapporto con le scuole”. La consigliera del Psi Benedetta Calagreti ha ribadito che “l’amministrazione comunale è costantemente attenta alle esigenze di riqualificazione del centro storico con un approccio complessivo alle questioni, che non trascura la sicurezza, come testimonia anche il progetto di ulteriore potenziamento della videosorveglianza con 14 telecamere in più, oltre alle 27 già installate, né aspetti come la sosta, rispetto alla quale sono in arrivo ulteriori disponibilità con il nuovo parcheggio dei Frontoni”. “C’è un’azione complessiva che viene portata avanti in sinergia con le società rionali e con le associazioni di categoria del commercio ed è anche finalizzata alla maggiore capacità di attrazione della città storica”, ha aggiunto Calagreti, nel dirsi favorevole alla convocazione di una commissione sul tema. “Quello di piazza Burri in termini tecnici non è un progetto, è un masterplan, è un’idea, la quinta scenica di Burri è un disegno che voleva coprire i Mulini Brighigna, mi piace, ma è una cosa non pensata, come non sono pensate dal maestro esigenze del 2018 quali i parcheggi e la viabilità”, ha affermato il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti, che ha ribadito come “la soluzione del concorso di idee, tenendo fermi la scultura e il parallelepipedo, si potesse benissimo adottare per l’intera area e siamo convinti si possa ancora scegliere”. “Il progetto di piazza Burri non riguarda solo questo luogo, ma anche le aree circostanti e le previsioni urbanistiche contenute nel Prg”, ha osservato il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, che ha chiamato in causa tra le altre anche la questione dell’hub ferro-gomma e la necessità di risolvere le problematiche della linea ferroviaria. “Il primo atto da fare è rivelocizzare l’iter di approvazione del Piano Regolatore, perché solo da lì possiamo ripartire per dare una spinta anche per lo sviluppo delle aree provate circostanti piazza Burri”. “L’organizzazione di tutto il centro storico cambia con Piazza Burri”, ha riconosciuto l’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini, che ha dato conto delle valutazioni in atto da parte dell’amministrazione, giudicando “opportuno un confronto in commissione, che però sarebbe limitato se ricondotto unicamente alla parte retrostante la piazza”. “Il Pums sta lavorando sulle questioni poste dall’ordine del giorno, sulla viabilità, sulla sosta, sullo sviluppo del centro storico”, ha chiarito Cestini, che a proposito del Prg ha ricordato il problema creatosi con la sentenza della Corte costituzionale relativa alla legge regionale approvata nel 2015, spiegando che “sono già stati avviati i contatti con la Regione utili a sveltire più possibile l’iter di approvazione della parte operativa, il quale comunque non pregiudica in alcun modo l’avanzamento del progetto di piazza Burri”. “Piazza Burri ha un suo percorso distinto da altre questioni come quella della viabilità o del destino delle aree adiacenti, che non possono condizionare il suo iter”, ha rimarcato il sindaco Luciano Bacchetta, che ha giudicato “strumentale” la discussione proposta dall’ordine del giorno. “È irrazionale chiamare in causa il destino delle aree circostanti, la cui riqualificazione prenderà avvio solo dopo che è partita piazza Burri, perché il privato farà le sue valutazioni”, ha puntualizzato il primo cittadino, che ha chiarito: “ben venga la proposta di un concorso di idee per quell’area retrostante, ferma restando la consapevolezza che bisogna confrontarsi con dei privati per tutte le questioni che possano attenere destinazioni d’uso, viabilità e parcheggi, e ben venga la commissione, ma non si può sostenere in questo dibattito che non si fa piazza Burri finché non sono partiti i progetti delle zone circostanti”.  In sede di replica, il consigliere Sassolini ha confermato complessivamente il dispositivo dell’ordine del giorno, “che – ha detto –  riporta domande dei cittadini, ai quali è necessario chiarire come l’amministrazione comunale sta approcciando le questioni”. Nelle dichiarazioni di voto il consigliere Luciano Tavernelli (Pd), ha raccolto la proposta di convocare una commissione, ma ha giudicato incoerente per il resto l’impianto dell’ordine del giorno e quindi non condivisibile. “Non possiamo pensare piazza Burri con la sola viabilità immaginata per le auto, questo progetto ci mette di fronte a una svolta anche ambientale e per questo credo sia opportuno un confronto in commissione”, ha detto Tavernelli.

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