Lavoratori in nero e clandestini in un autolavaggio

CITTA’ DI CASTELLO – Quattro lavoratori “in nero”, di cui uno senza regolare permesso di soggiorno, individuati dai finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Città di Castello, nel quadro di un’intensificazione dei controlli a contrasto del lavoro sommerso e dell’abusivismo commerciale.

Le attività di polizia economico-finanziaria, precedute da un capillare lavoro di intelligence e di controllo economico del territorio, hanno riguardato, tra l’altro, attività di autolavaggi e di commercio di frutta e verdura. Il datore di lavoro, di nazionalità egiziana, che impiegava l’extracomunitario clandestino è stato deferito alla competente A.G., per aver contravvenuto alle disposizioni previste dal Testo unico sull’immigrazione con applicazione anche di una sanzione amministrativa di oltre 7.000 euro.

Il titolare dell’attività commerciale che impiegava lavoratori in nero, tutti extracomunitari, invece, è stato segnalato all’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Perugia, che ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale ed irrogato una sanzione di euro 2.000,00.

I controlli delle Fiamme Gialle di Città di Castello hanno consentito di rilevare anche violazioni alle norme antiriciclaggio e fiscali.

In particolare, nei confronti di un proprietario di immobile è stata inflitta una sanzione di euro 6.000,00, per aver ricevuto in contanti, oltre che “in nero”, dal proprio affittuario, una somma superiore ai 3.000 euro, vale a Guardia di Finanza Comando Provinciale di Perugia Guardia di Finanza Via Palermo, 84 – Perugia Comando Provinciale Perugia Tel. 075/5833111 dire la soglia massima prevista dalla legge antiriciclaggio per i pagamenti in contanti.

Nei riguardi di un altro esercente è stata richiesta alla competente Agenzia delle Entrate l’emanazione del provvedimento di sospensione dell’attività per la reiterazione di quattro distinte violazioni in materia di scontrini fiscali. Quest’ultima operazione del Comando Provinciale di Perugia testimonia – ancora una volta – in un periodo di congiuntura economica negativa – l’impegno profuso nel contrasto ai comportamenti di operatori economici sleali e senza il rispetto dei diritti e della salute dei lavoratori

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