Perugia, Moscati: “Essere tornato è motivo di orgoglio”
Il ritratto della felicità. È l’espressione che traspare sul volto di Marco Moscati, che torna a vestire la maglia del Perugia quattro anni dopo aver contribuito in maniera determinante alla risalita della squadra in cadetteria dopo quasi un decennio. Per il centrocampista livornese, 26 anni il prossimo 1 novembre, un sogno che si realizza dopo che già nel gennaio del 2016 è sfumato nelle battute finali del mercato.
A differenza delle precedenti occasioni la presentazione ufficiale si è tenuto nel Museo del Grifo e questo non può che suscitare delle sensazion particolari: “Per me essere presentato qui è motivo di grande orgoglio personale. Per squadra che ha una storia importante avere una struttura del genere non può che essere un vanto”.
Le esperienze lontano dall’Umbria male non hanno fatto, anzi: “Ritroverete un giocatore più maturo, migliorato, che ha acquisito maggiore esperienza. Poi il resto lo giudicherete voi”.
Tornando indietro di qualche anno, l’addio non è stato certo indolore: “Mi è dispiaciuto andare via, ma all’epoca ero di proprietà del Livorno. Ma ogni società ha il suo percorso ed era giusto che in quel momento fosse andata così. Invece quando ho saputo che la trattativa potesse concretizzarsi ero felice”.
Di lui si è spesso detto che è un giocatore polivalente, anche se “il mio ruolo fisso è la mezzala. A Livorno il fatto di saperne ricoprire diversi è stata un po’ la mia rovina. A Novara, in cui ho giocato il mio miglior campionato, ho fatto il trequarti e principalmente la mezzala”.
Sull’impatto con Nesta: “È stato positivo. Avremo modo di conoscerci meglio più avanti”.
In molti lo vorrebbero capitano, ma lui sarebbe pronto? “È una domanda difficile. Non penso che di fronte a questa possibilità un giocatore direbbe di no, ma ci sono ruoli e situazioni da rispettare”.
L’impressione sul gruppo si è rivelata subito positiva: “Mi hanno accolto bene. Ci sono ottimi giocatori e bravi ragazzi. Avremo modo di conoscerci di più sul campo, che è la cosa più importante”.
Moscati può essere a pieno titolo considerato una bandiera: “Ho deciso di venire qui perché c’è un carico di responsabilità, che stimola a dare più del massimo. Ho sperato tanto in questa chiamata, so bene quanto la gente voleva che tornassi, cercherò di dare in campo anche quello che non ho. Rispetto al passato sono tutto del Perugia e questo mi rende felice, ma nemmeno prima avevo pensato diversamente”.
Ultima domanda di rito. Dove vuole arrivare l’eroe del quattro maggio con il Perugia? “Lontano. Tutti noi abbiamo obbiettivi concreti, sono ambizioso come società e compagni. Dobbiamo dare il massimo, possiamo fare grandi cose. Sta solo a noi”.